Tim “resta stupita dalle preoccupazioni di Sky sulla concorrenza e la libera scelta dei clienti, dopo che l’Autorità Garante della Concorrenza e del mercato (Agcm) ha accertato più volte che Sky è un soggetto dominante nel settore della pay tv detenendo una quota di mercato pari a circa l’80 per cento”. È quanto si legge in una nota di Tim, dopo il ricorso di Sky all’Antitrust per l’accordo esclusivo tra la stessa Tim e Dazn.
“La modalità in streaming con cui gli appassionati possono vedere tutte le partite di Serie A anche per il prossimo triennio, si inserisce in un percorso avviato oramai da tempo e in cui Dazn, come Netflix, Amazon e Disney+ (e la stessa Sky con Now), rappresentano il futuro della distribuzione dei contenuti, fruibili nelle abitazioni e fuori casa con gli apparecchi tradizionali e con quelli di nuova generazione quali smartphone, computer e tablet”.
“La diffusione di tutto il campionato di calcio in streaming – prosegue Tim – rappresenta un elemento importante per la digitalizzazione del Paese, accelerando un processo di cui beneficeranno non soltanto i cittadini ma anche l’intera struttura industriale del paese”.
“Continuare a difendere la rendita di posizione del satellitare pay avrebbe – questo sì – l’effetto di danneggiare i consumatori e ritardare l’accelerazione della transizione verso il digitale e le reti di telecomunicazioni ad alta velocità”.
“Tim continuerà a distribuire i contenuti sportivi, cosi come ad oggi sta facendo con i contenuti Now (Sky), Eurosport (Discovery) e Dazn e con qualunque altro editore interessato alla valorizzazione dei contenuti attraverso la piattaforma TimVision”.