La Juventus sta valutando sempre più seriamente l’ipotesi di un aumento di capitale. Secondo quanto Calcio e Finanza ha potuto verificare, infatti alcune grandi banche sono al lavoro per l’operazione, che come aveva rivelato Il Sole 24Ore, dovrebbe portare nelle casse bianconere una cifra compresa tra i 350 e i 400 milioni.
In dettaglio il pool di istituti di credito coinvolti nell’operazione vedrebbe la partecipazione di primari istituti italiani quali Mediobanca, Unicredit e Banca Imi (quest’ultima specialist della Juventus in borsa e appartenente al gruppo IntesaSanPaolo).
Mediobanca e Unicredit tra l’altro, insieme a Goldman Sachs e BNP Paribas avevano fatto parte del consorzio di banche che aveva organizzato l’aumento di capitale da 300 milioni di euro del 2019.
Va ricordato che la Juventus è controllata da Exor, la holding della famiglia Agnelli guidata da John Elkann che ne detiene il 63,8% delle azioni. Il secondo socio è il fondo inglese Lindsell Train con l’11,3% e il resto è in mano a soci minori e piccoli azionisti
I conti della Juventus nel primo semestre hanno visto ricavi per 258,3 milioni di euro, in calo rispetto ai 322,3 milioni del 2019/20. In leggero aumento anche i costi a quota 263,4 milioni di euro (contro i 260 milioni dell’esercizio precedente), mentre le perdite per il periodo sono state pari a 113,7 milioni (50,3 milioni nel 2019/20).