Tempo di valutazioni in FIGC per quanto riguarda il trust della Salernitana, diventato realtà a un passo dalla scadenza dei termini, fissata per lo scorso 25 giugno. In particolare, la Federcalcio sta cercando di capire se il trustee – colui che amministra il patrimonio del club – sia veramente indipendente da Lotito e Mezzaroma.
Gli avvocati della Federazione hanno potuto constatare come i trustee siano due, e non uno soltanto. Uno per Enrico Lotito – figlio del patron della Lazio – e l’altro per Marco Mezzaroma. Inoltre, l’incarico di amministratore unico è stato affidato al generale Ugo Marchetti, uomo molto vicino a Claudio Lotito.
Eppure – ricorda Il Corriere dello Sport – il presidente della FIGC Gabriele Gravina era stato chiaro sui “paletti” da non aggirare, tra i quali la necessità che l’amministrazione della Salernitana fosse affidata a una persona giuridica.
Inoltre, scrive il quotidiano, a far circolare altri dubbi in via Allegri è la presenza nell’affare di “Melior Trust”, società che non gode di buona nomea in ambienti federali. Si passa poi alle tempistiche. Per la FIGC sei mesi sono sufficienti per vendere la Salernitana, mentre negli atti notarili sono inserite delle proroghe che potrebbero portare il club campano a concludere la stagione senza una proprietà chiara.
Entro mercoledì o giovedì, tutti i nodi dovrebbero essere messi nero su bianco in una relazione. In questo documento potrebbe essere chiesto di sistemare la formula del trust. Se la richiesta verrà accolta, la Salernitana potrà entrare in Serie A dalla porta principale.
In caso contrario, si prospetta la convocazione urgente di un Consiglio federale per discutere a livello “politico” della questione. Oggi, nel frattempo, scadono i termini di presentazione delle domande per l’iscrizione al campionato 2021/22. Il tempo scorre, e il futuro della Salernitana sarà deciso in questi giorni.