Lazio bilancio 2022
Claudio Lotito (Foto Andrea Staccioli / Insidefoto)

Il trust per la gestione della Salernitana – la formula scelta per evitare conflitti di interesse per Claudio Lotito, già patron della Lazio – è al vaglio dei legali della FIGC, che lo stanno analizzando per individuare i problemi da risolvere.

«Aspettiamo fiduciosi il responso della FIGC ma nel contempo rassicuriamo i tifosi della Salernitana: tutto secondo regola per salvaguardare il patrimonio sportivo e una serie A conquistata sul campo fino all’ultima goccia di sudore», ha detto ieri il Dg del club campano, Angelo Fabiani.

In realtà, spiega La Gazzetta dello Sport, delle criticità ci sono. Tanto che la Salernitana non è stata invitata dalla Lega Serie A all’assemblea di giovedì 1° luglio, non avendo dunque per ora ricevuto il via libera dalla Federcalcio. Ma quali sono i problemi principali sul tavolo?

Si parte dal tema indipendenza. Tutto ruota intorno al doppio trustee e all’amministratore unico. Va chiarito quest’ultimo ruolo, per cui è stato nominato il generale Ugo Marchetti, e in particolare dove si debbano fermare le sue prerogative.

C’è poi un problema di liquidità per la Salernitana, nell’immediato. Una fetta dei diritti tv garantisce un po’ di ossigeno, ma sarebbe necessaria una dotazione economica per evitare che i trustee siano costretti – per fare fronte a spese ravvicinate – di mantenere legami e rapporti con la vecchia proprietà. La dotazione in questione sarebbe troppo risicata e non risolverebbe il problema della dipendenza.

Il terzo punto: la cifra di vendita del club. Chi fissa il prezzo per la cessione della Salernitana? Nel meccanismo messo a punto per la composizione del trust, sono i trustee a fissare il prezzo, ma tra i “paletti” fissati dalla FIGC c’era quello della necessità di una perizia da parte di un soggetto terzo.

Infine, il capitolo tempistiche. Il lavoro del trust – sulla base della documentazione presentata – durerà sei mesi. Una scadenza che serve alla Salernitana per iniziare il 2022 con una nuova proprietà, come da richiesta della Federcalcio.

Tuttavia, è presente una postilla: un’opzione che permetterebbe ulteriori 40 giorni di verifica tecnica o di valutazione di un’eventuale offerta. Il rischio è quello di andare per le lunghe e di trascinare la situazione attuale verso la fine della stagione 2021/22.

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