“Il CdA ha esaminato gli impatti della pandemia del Covid sui tre esercizi, stimati in 320 milioni tra effetti diretti e indiretti. Per questo, il CdA ha definito le linee guida per un aumento di capitale fino a 400 milioni”. Lo ha detto il presidente della Juventus Andrea Agnelli, in conferenza stampa.
“Va inquadrato l’aumento di capitale nel senso che gli effetti della pandemia stanno toccando tutta l’industria. È bene ricordare la magnitudo generale, secondo i dati Uefa: la stima è una necessità di liquidità per 8,5 miliardi di euro, questi sono gli effetti che la pandemia avrà sui club di prima divisione”, ha proseguito.
“Si stima che 30/40% delle esigenze saranno immesse attraverso equity, 30/40% attraverso debito e poi per il 20/40% dei club ci sarà un rischio di insolvenza nel breve periodo. Questo è lo stato di salute generale del calcio europeo. Ci sono state alcune operazioni annunciate dal lato del debito come quelle di Barcellona, Inter, West Ham, Porto, per importi notevoli. Poi ci sono operazioni su aumento di capitale, Roma, Atletico Madrid e ultimi noi. Per arrivare a coprire questa cifra di 8,5 miliardi di liquidità ci saranno ancora diverse operazioni che saranno comunicate in varie forme. Noi ci inseriamo in questo contesto”.
“La questione più importante per la Juventus è che i suoi azionisti, per l’ennesima volta, sostengono la crescita e lo sviluppo della società. Questa continuità, quasi 100 anni di proprietà Agnelli, è uno dei punti di forzi e lo dico con orgoglio da presidente, da membro da CdA della controllante e da membro della famiglia. Da stagione 22/23 speriamo si possa tornare a ragionare come stagione 2018/19, cioè senza pandemia. Ce lo auguriamo come dirigenti e come cittadini”.
“Obiettivi? Ritornare dove siamo partiti, con disciplina e ordine nella gestione dei principali parametri finanziari, come nel periodo 2013/19 un fatturato in crescita, risultati positivi, cercando di replicare passaggi sportivi di quel periodo storico”.
“Una volta che avremo a bordo pool di banche si faranno valutazioni su rischi legati ad attività, che vengono citati nel nostro bilancio. Questo è un aspetto che evolve nel tempo, noi oggi comunicato ipotesi rafforzamento, non abbiamo ancora progetto. Al momento dovuto faremo valutazioni”.
“Ci siamo trovati nella tempesta perfetta come società, dopo sei anni che hanno visto un sostanziale equilibrio da parte delle principali voci di conto economico, si era presa una decisione di apportare risorse per ulteriore ultimo step di crescita e affermazione società a livello internazionale. Appena completata l’operazione, ci siamo trovati di fronte alla pandemia”.
“Pariamo di una industria, quella del calcio, che passa da 6 miliardi di fatturato a 24 nel 2020, una industria che ha tasso crescita annuo medio del 12% negli ultimi 20 anni, industria che non ha mai risentito mai di ciò che è successo intorno a noi, da crisi subprime a crisi debito pubblico. Improvvisamente tutto bloccato. All’interno di questo contesto, ci siamo trovati ad utilizzare risorse per piano, per difenderci da perdere. L’aumento di capitale serve per riprendere obiettivi interrotti e tutta la società dovrà avere un profondo senso di responsabilità su come queste risorse saranno utilizzate”.