“A.C. Milan S.p.A. (AC Milan) e F.C. Internazionale Milano S.p.A. (FC Internazionale) hanno presentato oggi all’Amministrazione Comunale di Milano il Progetto di Fattibilità Tecnico Economica del nuovo Stadio per Milano e del correlato distretto multifunzionale”. Il 10 luglio 2019, Milan e Inter annunciavano, con un comunicato congiunto, quello che gli stessi club sottolineavano essere il “primo passo ufficiale” verso il nuovo San Siro. Due anni esatti dopo, la luce in fondo al tunnel del percorso burocratico sembra essere ancora lontana: di mezzo, si sono messi gli scontri col Comune e con il sindaco Giuseppe Sala e la pandemia, che ha ulteriormente frenato il processo.
Non è bastato sfruttare la legge sugli stadi per accelerare la burocrazia: il progetto per l’investimento da 1,2 miliardi, modificato varie volte nel corso di questi 731 giorni, rimane per ora ancora nel cassetto. La modifica principale fatta rispetto al progetto iniziale riguarda il vecchio San Siro: dalla totale demolizione prevista nei piani, i club sono poi passati, su pressione del Comune, al mantenimento di una parte dell’attuale impianto, destinato a uno sport “district”.
La lentezza, tuttavia, ha portato a una data di inaugurazione che, per forza di cose, continua a slittare in avanti: il 10 luglio 2019 si era parlato di ipotesi 2023 per vedere il nuovo impianto completato, mentre nei giorni scorsi Paolo Scaroni, presidente del Milan, si è detto fiducioso che lo stadio possa essere finito per i Giochi Olimpici del 2026.
Ripercorriamo le principali tappe della vicenda nuovo San Siro:
- 10 luglio 2019: Milan e Inter presentano il progetto di fattibilità per il nuovo stadio, con totale demolizione del vecchio San Siro;
- 26 settembre 2019: vengono svelati i progetti dei due studi di architettura per lo stadio, Populous e Manica-Cmr;
- 27 settembre 2019: prima commissione consiliare a Palazzo Marino sul tema San Siro;
- 15 ottobre 2019: primo sì dal Consiglio comunale di Milano, ma condizionato da 16 paletti;
- 8 novembre 2019: via libera dalla Giunta comunale ma senza volumetrie extra PGT;
- 19 novembre 2019: il Comune scrive a Inter e Milan: “Va rivisto lo studio di fattibilità”;
- 21 gennaio 2020: Milan e Inter presentano in Comune i nuovi progetti con l’idea di mantenimento di una parte del vecchio San Siro;
- 7 maggio 2020: Milan e Inter svelano ufficialmente i nuovi progetti;
- 21 maggio 2020: la Commissione regionale per il patrimonio culturale della Lombardia dà il via libera all’abbattimento di San Siro;
- 6 novembre 2020: Milan e Inter presentano al Comune il nuovo studio di fattibilità, con volumetrie riviste al ribasso;
- 10 dicembre 2020: il Comune chiede a Milan e Inter chi siano i titolari effettivi delle società;
- 22 dicembre 2020: Milan e Inter rispondono al Comune sui titolari effettivi;
- 26 febbraio 2021: nuova integrazione di documenti dai club al Comune;
- 18 marzo 2021: si accende lo scontro tra Sala e l’Inter, il sindaco chiede garanzie sulla proprietà;
- 16 giugno 2021: vertice tra Sala e Zhang, che conferma l’impegno di Suning nell’Inter a medio-lungo termine;
- 22 giugno 2021: Milan e Inter consegnano le ultime integrazioni al Comune;
- 5 luglio 2021: vertice tra il Milan e il sindaco Sala.
Quali saranno i prossimi passi? Conclusa la consegna dei documenti, i vertici delle ultime settimane tra i club e il sindaco Sala sembrano voler sottolineare che il progetto prosegue, con l’Inter che ha ripetutamente voluto allontanare le nubi sul futuro con le parole di Zhang anche nell’assemblea degli azionisti dei giorni scorsi.
Ma c’è uno scoglio non indifferente all’orizzonte, rappresentato dalle elezioni amministrative a Milano che andranno in scena il prossimo autunno (tra settembre e ottobre): resta da capire se il tema San Siro, come probabile, diventerà tema di campagna elettorale e come lo stesso Sala (favorito nel confronto con Luca Bernardo) si muoverà a riguardo, considerando anche il fatto che si sia schierato coi Verdi, notoriamente contrari al progetto stadio.