Euro 2020 potrebbe rivelarsi molto più di un semplice trionfo in un torneo calcistico. Come riporta il Sole 24 Ore, il rigore parato da Donnarumma e la successiva vittoria degli Azzurri potrebbero generare un aumento di 12 miliardi del prodotto interno lordo (Pil) italiano.
Alla base della cifra vi sono gli studi degli economisti, secondo i quali una grande vittoria calcistica genera una crescita dello 0,7% del Pil di un Paese. Questa crescita potrebbe essere accompagnata e supportata da un incremento del 10% dell’export Made in Italy, come già successo in occasione dei Mondiali 2006.
Alessandro Terzulli, chief economist di SACE (export credit agency italiana), è fiducioso a riguardo: «È indubbio che un certo effetto fiducia, almeno nel breve periodo, ci sarà. Mi aspetto una ripresa del canale Horeca e di tutti i prodotti, dal cibo al vino ai liquori, che vengono consumati fuori. Questo effetto sui consumi non riguarderà soltanto gli italiani, ora più propensi a ritrovarsi fuori e festeggiare, ma anche alcuni dei Paesi dove il made in Italy è più apprezzato.
L’impatto sull’economia non sarà generato soltanto in Italia: «Un po’ sarà l’effetto delle riaperture, con gli stranieri che torneranno nel nostro Paese. E un po’ sarà merito dei consumi all’estero: l’Italia ha vinto gli Europei, perchè non scegliere un ristorante italiano, per andare a cena?».
«Che un grande evento sportivo abbia ricadute positive sul Pil del Paese che lo organizza è cosa nota – spiega Terzulli – meno chiara è la coda economica su chi vince la competizione. Nel 2006 la Germania era il nostro primo mercato dell’export: buona parte della crescita del made in Italy quell’anno è dovuta all’aumento dei consumi interni tedeschi».
Risulta chiaro come l’importanza della vittoria sia dettata anche dal beneficio che ne deriva per il brand Italia all’estero: «Non c’è dubbio che la vittoria in Inghilterra è comunque una importante chance sui mercati esteri dove si forma una importante parte del Pil nazionale che nel 2021 è già stimato in crescita attorno al 5%» spiega la Coldiretti in un comunicato.
«Una opportunità di crescita sostenuta peraltro dal prestigio internazionale del Paese anche sul piano politico ed istituzionale come dimostra l’apprezzata presenza nello stadio di Wembley a Londra del presidente della Repubblica Sergio Mattarella ma anche del tifo esplicito per gli azzurri del presidente Commissione Ue Ursula von der Leyen» continua l’associazione degli agricoltori.
Secondo i dati di Coldiretti, la vittoria al Mondiale 2006 aveva comportato un aumento del Pil del 4,1%, con una riduzione del numero di disoccupati del 10%. L’anno successivo si è verificato anche un aumento delle vendite all’estero, spinto dal successo dell’immagine dell’Italia. Va inoltre registrato un aumento di 2,36 milioni di stranieri che sono venuti nel Belpaese in vacanza l’anno successivo.