Le vittorie calcistiche aiutano la borsa, anche quando il resto del mercato mondiale va a rotoli. Ad affermarlo è Reuters, che ha analizzato il trend degli ultimi anni, con i tornei disputati nell’era della globalizzazione e delle crisi finanziarie: tutti i Paesi che hanno alzato il trofeo hanno beneficiato di una crescita del proprio mercato azionario, o perlomeno di una perdita ridotta rispetto al tracollo del resto del mondo.
Si prenda per esempio la Grecia. Nei sei mesi successivi alla vittoria a Euro 2004 contro il Portogallo padrone di casa, la borsa di Atene registrò un incremento del 20%, prima ovviamente della crisi debitoria cominciata nel 2009.
Anche l’esempio della Spagna è emblematico. Le due vittorie delle Furie Rosse, nel 2008 e nel 2012, giunsero nel cuore della Grande Recessione globale. Nonostante ciò, la borsa spagnola perse il 5% in meno rispetto all’indice STOXX Europe 600 (composto dalle principali capitalizzazioni di mercato europee).
In particolare, la vittoria del 2012, conquistata per 4-0 contro l’Italia di Prandelli, arrivò nel momento più drammatico della storia dell’Euro, appena prima del celebre “whatever it takes” con cui Mario Draghi salvò la moneta unica. Subito dopo la partita, il mercato spagnolo crollò come il resto d’Europa, ma alla fine dell’anno registrava comunque un andamento del 4% migliore rispetto al STOXX 600.
Gli studi dimostrano effetti simili anche per i Mondiali: dal 1974 in poi, i mercati dei campioni del mondo hanno registrato andamenti migliori rispetto a tutti gli altri, con la sola eccezione del Brasile nel 2002. Questa regola empirica verrà confermata? Secondo Stefano Caselli, prorettore dell’Università Bocconi, le prospettive sono ottime.
«L’Italia sta attraversando un periodo molto favorevole dal punto di vista della coincidenza di più elementi positivi. Tra questi c’è anche la dichiarazione del CEO di JPMorgan Jamie Dimon, che il 4 luglio scorso ha detto che è tornato il momento di investire sul nostro Paese» ha dichiarato Caselli.
«Senza dubbio la vittoria di Wembley rappresenta una sorta di colossale Road Show dell’Italia a livello internazionale, come quando un’azienda di successo si presenta ai potenziali investitori» conclude il professore.