In attesa del completamento dei lavori per il nuovo Camp Nou, il Barcellona è alla ricerca di una sistemazione provvisoria. Le alternative sul piatto del club catalano sono due: l’Estadi Olímpic de Montjuic (o Lluis Companys), scelta presentata dal presidente Laporta, e l’Estadi Johan Cruyff, stadio nella cittadella di allenamento blaugrana che ospita gli incontri casalinghi del Barça B e del Barça femminile.
Come riporta il Mundo Deportivo, l’ipotesi Johan Cruyff starebbe prendendo sempre più quota. Il motivo riguarderebbe sia il supporto dei tifosi, la maggior parte dei quali, secondo un sondaggio del quotidiano, preferirebbe trasferirsi rimanendo in qualche modo “in casa”, sia le difficoltà presentate dal trasferimento a Montjuic. Il Barcellona percorrerebbe così le orme del Real Madrid, che in attesa del completamento dei lavori al Bernabeu si era trasferita all’Alfredo Di Stefano, omologo Blancos del Johan Cruyff.
Il Barça, inoltre, nel caso in cui dovesse lavorare a installazioni aggiuntive, preferirebbe farlo in un impianto di sua proprietà, come appunto il Cruyff, a differenza del Lluis Companys che è di proprietà della municipalità cittadina. Anche se gli oltre 60.000 posti rappresenterebbero un netto punto a favore di quest’ultimo, il Barcellona ha già tra le mani uno studio per ampliare la capienza del proprio campo nella Ciutat Esportiva, arrivando fino a 50.000 o 60.000 spettatori.
In ogni caso, i blaugrana temono che il periodo di allontanamento dal Camp Nou possa essere più lungo del previsto, arrivando a un anno se non oltre. I lavori, per cui si prevedono costi fino a 815 milioni di euro, non cominceranno prima del 2022, come lasciato intendere dal presidente Laporta nel mese di giugno.