Carlo Cottarelli è tornato a parlare del progetto Interspac. Lo ha fatto nella giornata di ieri, a Sky Sport, dove ha spiegato che «l’idea è nata due anni e mezzo fa, ma all’epoca la proprietà Suning non era interessata a questa cosa».
«Questa volta non abbiamo avuto segnali negativi, anzi si è registrato un certo interesse. Quindi abbiamo allargato questa iniziativa anche attraverso il sondaggio sul nostro sito che scade alle 23 (ieri, ndr). Invito tutti, anche i non interisti, a rispondere entro quell’ora», ha detto il presidente di Interspac.
«Il sondaggio è andato molto bene. I dati saranno resi noti domani (oggi, lunedì ndr) ma è andato molto bene. L’azionariato popolare offre capitale stabile e quindi consente una pianificazione di medio termine: pensiamo alla costruzione di uno stadio», ha aggiunto l’economista.
«Poi i tifosi non vogliono essere remunerati come deve invece essere remunerato un finanziamento a debito. I club italiani hanno debiti molto alti e altissimi interessi, spese che potrebbero essere fatte per rinforzare le squadre. Poi possono aumentare le entrate commerciali e pubblicitarie, oltre che da stadio. Quindi l’idea può funzionare», ha spiegato fiducioso.
Infine, una battuta sulla quota per partecipare: «Noi nel sondaggio mettiamo diverse soglie. Ma se si facesse la raccolta effettiva bisogna combinare investimenti dei tifosi con quelli di imprenditori e investitori istituzionali, come succede nel Bayern Monaco. Il passo successivo? Sarà prendere contatti con la proprietà dell’Inter e vedere se si può lavorare ad un progetto. I numeri raccolti ci danno credibilità, poi servirà del tempo per lavorarci».