Lazio-Sampdoria con il mercato bloccato (copyright: Imago-Image Emmefoto/via Onefootball)

Il calciomercato dell’estate 2021 passerà alla storia come uno dei meno movimentati di sempre. Tutto questo, riporta la Gazzetta dello Sport, è uno dei tanti sintomi attraverso i quali emerge la crisi del calcio italiano in generale, e della Serie A in particolare.

Ma cosa sta costringendo le società a procedere con il freno a mano tirato? Uno dei motivi è l’indicatore di liquidità. Si tratta, riporta il quotidiano, del rapporto tra Attività Correnti (AC) e Passività Correnti (PC), quindi AC/PC. In pratica è un coefficiente che valuta la capacità finanziaria di un club di pagare i debiti con i suoi creditori.

L’indicatore di liquidità è stato introdotto nel mondo del calcio dalla FIGC nel 2015. L’idea è che le squadre debbano dimostrare di poter tirare avanti da sole, senza dover chiedere aiuti: ogni anno viene fissato il limite minimo dell’indicatore, salito nel corso degli anni, e per questa stagione è stato fissato a 0,8, abbassato a 0,6 per il solo mercato estivo a causa degli effetti economici della pandemia.

La conseguenza è avere, al giorno d’oggi, diversi club che non possono acquistare senza prima vendere o immettere denaro fresco in cassa. A monitorare la situazione è la Serie A e, al 31 luglio 2021, risulta che alcuni club per rientrare nei parametri sono costretti a bloccare il mercato in entrata. Gli esempi più eclatanti, secondo la Gazzetta, sono Sampdoria e Lazio.

Per la Samp, gli arrivi in entrata sono stati soltanto prestiti e fine prestiti, e anche per la panchina (D’Aversa al posto di Ranieri) si è agito al ribasso: per tornare a muoversi sul mercato si deve incassare. Più movimentato il mercato della Lazio, con quattro innesti, ma l’indicatore di liquidità ha finora impedito al club di depositare i contratti in lega.

Lotito dovrà vendere: la cessione di Correa da sola risolverebbe il problema, ma si lavora anche su altre soluzioni per essere competitivi e in regola al prossimo check previsto per il 31 agosto, giorno della chiusura del mercato.

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