In occasione di Rio 2016, J. Bredtmann, C. J. Creede e S. Otten, tre ricercatori di diverse università europee, avevano pubblicato sulla rivista anglosassone Significance uno studio nel quale esponevano un modello creato per prevedere il numero di medaglie che ogni Paese avrebbe vinto alla XXXI edizione dei Giochi Olimpici.
Il modello, realizzato utilizzando il metodo OLS (ordinary least squares, metodo dei minimi quadrati), si rivelò alla fine incredibilmente preciso. Il Financial Times lo ha quindi utilizzato per prevedere il medagliere finale di Tokyo 2020, e con lo spegnimento della fiamma olimpica è giunto il momento di tirare alcune somme. Come facilmente intuibile, i numeri dell’Italia sono strabilianti, mentre tra le delusioni si annovera qualche sorpresa.
Medagliere statistico, come funziona il modello
Secondo la regressione del modello, il numero di medaglie vinto da ogni Paese alle Olimpiadi è il risultato della combinazione di otto diverse variabili:
- il numero di medaglie nell’edizione precedente (Lag Medals)
- il PIL del Paese (lnGDP)
- la sua popolazione (lnPop)
- se è l’organizzatore dell’edizione in corso (Host)
- se sarà l’organizzatore della prossima edizione (Next Host)
- se è un’economia pianificata, di stampo socialista (Planned)
- se è un Paese musulmano (Muslim)
- l’anno delle Olimpiadi in corso (Year)
𝑀𝑒𝑑𝑎𝑙𝑠 = 𝛾1 + 𝛾2𝐿𝑎𝑔 𝑀𝑒𝑑𝑎𝑙𝑠 + 𝛾3𝑙𝑛 𝐺𝐷𝑃 + 𝛾4 ln 𝑃𝑜𝑝+ 𝛾5𝐻𝑜𝑠𝑡 + 𝛾6𝑁𝑒𝑥𝑡 𝐻𝑜𝑠𝑡+ 𝛾7𝑃𝑙𝑎𝑛𝑛𝑒𝑑 + 𝛾8𝑀𝑢𝑠𝑙𝑖𝑚+ 𝛾9𝑌𝑒𝑎𝑟 + 𝜁
La variabile sull’economia pianificata considera che in Paesi come la Cina, l’ex Unione Sovietica o Cuba, i governi tendono a investire risorse maggiori rispetto agli altri nelle attività sportive, al fine di promuovere il prestigio nazionale. La variabile che riguarda la religione tiene invece conto del fatto che nei Paesi a maggioranza musulmana tende a esserci un minor numero di atlete a competere nelle discipline femminili, riducendo l’ammontare totale di medaglie a cui la delegazione può effettivamente aspirare.
Infine, per determinare il numero di medaglie previsto giorno per giorno, si prende in considerazione il numero totale di medaglie stimato per Paese, e lo si divide a seconda delle date delle gare in cui la delegazione in questione ha vinto di più nelle Olimpiadi precedenti. Per esempio, per l’Italia si prevede che la maggior parte delle medaglie arrivi nella prima metà dell’edizione, senza l’atletica ma con nuoto e scherma, mentre per i Paesi caraibici ci si aspetta che la maggior parte giunga nella seconda metà.
Nel “medagliere econometrico”, tuttavia, non viene fatta distinzione tra le tipologie di medaglie: quello che conta è la quantità, non la qualità. In questo senso si distingue, ovviamente, dal medagliere ufficiale del Comitato Olimpico Internazionale, nel quale invece vengono contati prima gli ori, a parità di questi gli argenti, a parità di questi ancora i bronzi, e soltanto infine le medaglie totali per determinare la classifica. A Rio 2016, per esempio, il Regno Unito si era classificato addirittura secondo, pur avendo vinto tre medaglie in meno della Cina, per via di un singolo oro in più.
Russia e Francia, sorprese e delusioni
Rispetto alla prima settimana, si ha qualche conferma. Anzitutto, il Comitato Olimpico Russo è la grande sorpresa di queste Olimpiadi, portando a casa 20 medaglie in più di quanto previsto. Tra i motivi della sottostima delle potenzialità russe vi erano le note vicende legate al “doping di Stato”, che hanno decimato la spedizione di Mosca, soprattutto nell’atletica, dando alla Russia meno possibilità di medaglia (sulla carta).
Ottime anche le Olimpiadi di Australia e Paesi Bassi, capaci di vincere un gran numero di medaglie nonostante una popolazione decisamente minore rispetto ad altre delegazioni. Bene anche la Cina, ma subito dopo arriva l’Italia: la spedizione azzurra è stata la quinta più sorprendente di tutto Tokyo 2020, capace di portare a casa addirittura 12 medaglie in più di quanto previsto dalle sue variabili sociali, politiche ed economiche. Viene quindi confermato il trend osservato al termine della prima settimana.
Le delusioni, invece, sono sorprendenti. La Gran Bretagna, capace di arrivare addirittura quarta dietro alle tre grandi e inarrivabili potenze, non ha avuto alcun tipo di exploit, portando a casa addirittura una medaglia in meno di quanto previsto. “Male” anche le spedizioni di Stati Uniti, pur campioni del medagliere, e Germania.
Tuttavia, il dato più sorprendente riguarda la più deludente di tutte: la Francia. Dopo Azerbaigian, Kazakistan e Uzbekistan, i transalpini risultano la spedizione che ha raccolto meno rispetto a quanto previsto. Il modello dava la Francia addirittura in quinta posizione, ma nonostante i 10 ori e l’ottavo posto complessivo, i Blues lasciano a casa ben 19 medaglie. In questo caso, probabilmente, è stata sovrastimata la variabile Next Host, prossimo organizzatore dei giochi Olimpici.
La classifica delle principali delegazioni
Questa la classifica delle sorprese e delusioni delle principali delegazioni di Tokyo 2020:
Ori | Argenti | Bronzi | Totale | Previsto | Differenza | |
C. O. Russo | 20 | 28 | 23 | 71 | 51 | +20 |
17 | 7 | 22 | 46 | 29 | +17 | |
10 | 12 | 14 | 36 | 19 | +17 | |
38 | 32 | 18 | 88 | 72 | +16 | |
10 | 10 | 20 | 40 | 28 | +12 | |
6 | 7 | 7 | 20 | 16 | +4 | |
27 | 14 | 17 | 58 | 56 | +2 | |
7 | 6 | 11 | 24 | 22 | +2 | |
7 | 6 | 7 | 20 | 18 | +2 | |
7 | 6 | 8 | 21 | 20 | +1 | |
3 | 8 | 6 | 17 | 17 | 0 | |
4 | 4 | 3 | 11 | 11 | 0 | |
22 | 21 | 22 | 65 | 66 | -1 | |
6 | 4 | 10 | 20 | 21 | -1 | |
10 | 11 | 16 | 37 | 42 | -5 | |
39 | 41 | 33 | 113 | 121 | -8 | |
10 | 12 | 11 | 33 | 52 | -19 |