Un mese. Tanto mancherebbe alla presentazione da parte della UEFA delle proposte per riformare il Fair Play Finanziario, tema che sta facendo discutere alla luce della faraonica campagna trasferimenti messa in atto dal Psg (con la ciliegina Leo Messi) e di altre spese “pazze”.
La data della rivoluzione è stata svelata dal Times, che ha spiegato che la Federcalcio europea si prepara a introdurre un salary cap e una luxury tax entro la prossima stagione. Con questo sistema, i club nelle competizioni UEFA sarebbero limitati a spendere una percentuale fissa dei loro ricavi, forse il 70%, per gli stipendi.
Qualsiasi club che dovesse infrangere il tetto salariale imposto andrebbe a pagare una tassa sul lusso (la luxury tax, appunto), in base alla quale l’equivalente o una cifra superiore alla spesa in eccesso sarebbe versata e successivamente redistribuita.
Questo nuovo sistema sostituirebbe le regole del Fair Play Finanziario introdotte 11 anni fa , che stabiliscono che i club debbano mantenere il pareggio di bilancio su un periodo di monitoraggio di tre stagioni, con un deficit aggregato massimo su tre anni di 30 milioni di euro.
Le proposte saranno svelate a una convention sul futuro del calcio europeo che la UEFA ospiterà in Svizzera il mese prossimo, coinvolgendo federazioni nazionali, leghe, club, giocatori e agenti, hanno detto al Times fonti a conoscenza del piano. In quell’incontro si discuterà anche di come respingere la minaccia di una futura Superlega europea separatista.
Il piano è considerato più equo e trasparente del Fair Play Finanziario attuale e consentirebbe ai proprietari facoltosi di spendere oltre i ricavi del proprio club, ma solo qualora fossero disposti a pagare la tassa sul lusso. Anche la redistribuzione del denaro derivante dallo sforamento del salary cap ad altri club promuoverebbe la competitività, secondo la UEFA.
Le bozze di proposta – aggiunge il Times – prevedono l’adozione di un sistema simile a quelli utilizzati negli Stati Uniti nella Major League Baseball e nell’NBA. La revisione del FPF si è svolta internamente alla UEFA nell’ultimo anno e i funzionari ritengono che il sistema salary cap/luxury tax si baserebbe solo sulle spese recenti dei club e consentirebbe loro di pianificare più facilmente il futuro.
Resta inteso che la Commissione europea (CE) sarebbe felice che un tetto salariale basato sulla percentuale delle entrate fosse conforme alla legge europea. Ma, secondo indiscrezioni, l’organismo europeo non opporrebbe obiezioni all’idea di un sistema di questo tipo.