I cori della Curva Nord, lo stadio che trema all’ennesimo “chi non salta rossonero è”, il boato dopo i gol. San Siro riapre al pubblico per la prima della nuova serie A con Inter-Genoa e si fa sentire, con 27.402 mila spettatori presenti dopo 556 giorni (l’ultima volta il 12 febbraio 2020 per Inter-Napoli di Coppa Italia, poi solo i test da 1000 spettatori). Ma e’ anche il giorno del primo test per il Green pass negli impianti di Serie A, con la limitazione della capienza al 50% e la disposizione “a scacchiera” all’interno. “Auguri al campionato che riparte: lavoriamo per aumentare ancora la capienza. Ripartiamo in sicurezza”, twitta la sottosegretaria allo sport, Valentina Vezzali
Intanto San Siro si gode il ritorno a un calcio dimenticato, fatto di gol e boati. “Bellissimo ritrovare la nostra gente”, dice Skriniar, autore della prima rete della stagione, dopo 5′ di gioco.
Il primo effetto delle norme anti-Covid è stata qualche coda più del solito fuori dallo stadio, nonostante l’appello della Questura di Milano ad anticipare l’arrivo. “Green pass, documento e biglietto”, il mantra che gli steward hanno ripetuto a ciascun tifoso, allungando i tempi dei controlli. In coda non manca qualcuno che sbuffa, anche se la maggior parte sembra capire il momento, seppur non tutti indossino la mascherina seppur, di fatto, assembrati.
“Finalmente si ritorna, non ne potevo più di guardarle da casa”, racconta un tifoso. “Green pass? Sono vaccinato, farlo per tornare allo stadio è il minimo”, spiega un altro appassionato. Tutta la zona di San Siro, intanto, si rianima, dal Baretto (lo storico ritrovo della tifoseria organizzata) alle bancarelle con le magliette.
Dentro lo stadio, niente tutto esaurito: un po’ perché Milano è ancora semideserta per l’estate, un po’ perché il mercato estivo ha raffreddato gli animo di tanti tifosi interisri, dopo l’esplosione di gioia dello scorso maggio per la vittoria dello scudetto. I 27.402 tifosi presenti rispettano in larga parte le norme sul distanziamento (fatta eccezione per la Curva Nord), meno invece quelle sull’obbligo della mascherina, nonostante gli inviti dello speaker, anche se controlli sui singoli tifosi non sembrano essercene stati. Tra un coro e l’altro, intanto, San Siro e il calcio italiano hanno riaperto le sue porte ai tifosi.