La proposta dei Mondiali ogni due anni rischia di portare a una vera e propria guerra internazionale del calcio. Da una parte la FIFA, interessata a ridurre il lasso di tempo tra un’edizione e l’altra della competizione che le garantisce i maggiori introiti, dall’altra la UEFA e le federazioni europee, che temono di vedere i loro tornei schiacciati dalla riforma.
Infatti, come riporta Repubblica, l’idea della FIFA non è soltanto quella di dimezzare la distanza tra una Coppa del Mondo e l’altra, ma di rivoluzionare da cima a fondo tutto il calcio internazionale, dal calendario alle competizioni. Anzitutto, la federazione internazionale vuole strutturare la stagione calcistica su 10 mesi intensissimi, pieni di tornei tra club e Nazionali, al termine dei quali i giocatori avranno un mese di riposo.
Dopo il riposo si ricomincia, il mese seguente, con la preparazione, chiudendo il cerchio con la ripresa dei campionati tra agosto e settembre, che segna l’inizio della stagione successiva. All’interno del calendario dei campionati sono previste due grandi finestre per le nazionali, probabilmente ottobre e marzo. In ogni caso, le principali novità riguarderanno il pieno inverno e l’estate: per l’inverno la FIFA vuole un Mondiale per club a 24 squadre, da disputare nel mese di gennaio, mentre come ogni singola estate vuole Mondiali o Europei.
Conti e calendario alla mano, per campionati nazionali e coppe europee resterebbero appena 53 date, 10 in meno rispetto alla stagione attuale. Risulta quindi evidente la ragione dello scontro con la UEFA, che dal 2024 farà partire la sua nuova Champions League, con quattro date in più rispetto alla formula attuale: semplicemente incompatibile con il tipo di calendario che vuole costruire la FIFA.