Il Decreto Green Pass è stato firmato dal presidente Mattarella ed entrerà ufficialmente in vigore a partire dal prossimo 15 ottobre, giorno in cui diventerà necessario essere in possesso della certificazione per poter effettuare molte azioni che coinvolgono la nostra quotidianità.
Il documento è necessario accedere a “servizi di ristorazione (per il consumo al tavolo) al chiuso; spettacoli, eventi e competizioni sportive; musei, luoghi della cultura, mostre; piscine, centri natatori, palestre, sport di squadra, funivie, centri benessere, sagre, fiere, convegni, congressi; centri termali (non per trattamenti terapeutici), parchi tematici e di divertimento; centri culturali, centri sociali e ricreativi al chiuso; sale gioco, casinò”.
Il Green Pass dovrà inoltre essere esibito per i viaggi con navi, aerei, traghetti di trasporto interregionale, tranne nello Stretto di Messina, treni Intercity, Intercity Notte e Alta Velocità e autobus che collegano più di due regioni.
Green Pass decreto palestre piscine calcetto – Le regole da rispettare
Il certificato sarà inoltre necessario anche per l’attività sportiva. Questo diventa obbligatorio obbligatoria per tutte le strutture al chiuso. In questa categoria rientrano palestre e piscine, comprese le attività che si svolgono all’interno come danza, arti marziali, ginnastica artistica, yoga, acquagym o spinning.
Il Cts ha provveduto a stilare un protocollo ad hoc per ogni attività. Il rispetto della distanza di sicurezza resta obbligatorio, oltre a utilizzo della ascherina al chiuso (tranne durante la doccia e l’allenamento), misurazione della temperatura all’ingresso, distanziamento di 2 metri in palestra e 7 metri quadrati per ogni nuotatore in vasca.
Tutti gli atleti, quindi, saranno obbligati a presentare il certificato verde per allenarsi e disputare le varie competizioni sportive.
Non è incece indispensabile esserne in possesso per le competizioni sportive che si svolgono all’aperto. Chi pratica calcetto potrà farlo quindi senza particolari restrizioni, anche se ci sono strutture che potrebbero richiederlo per l’uso di spogliatoi e docce. L’esenzione vale anche per i minori di 12 anni.