Il Comitato Esecutivo UEFA ha aumentato i premi di solidarietà per i club non partecipanti, ribadendo l’impegno finanziario della UEFA nei confronti di tutto il calcio europeo e garantendo una maggiore solidarietà a più club che non partecipano alle competizioni UEFA 2021-24. Questo non può che rafforzare le solide fondamenta su cui poggia il calcio in Europa.
Tra le principali variazioni:
- Aumento delle quote per le federazioni che non rientrano tra le prime cinque (Inghilterra, Spagna, Germania, Italia e Francia)
- Riduzione del divario tra federazioni con e senza club che partecipano alla fase a gironi della UEFA Champions League
- Riduzione del peso delle quote di mercato e maggiore distribuzione secondo principi sportivi equi e riconoscibili
Al 4% a titolo di solidarietà per i club non partecipanti (140 milioni di euro, calcolati su un ricavo complessivo di 3,5 miliardi di euro) verrà sommato il 30% dei profitti generati dalle competizioni per club che eccedono i 3,5 miliardi di euro, fino a un massimo di 35 milioni di euro.
Di conseguenza, i club non partecipanti dovrebbero avere a disposizione 175 milioni di euro dai ricavi della competizione, rispetto ai 130 milioni di euro del ciclo 2018-21. La quota riservata alle federazioni che non figurano tra le prime cinque aumenterà a 132,5 milioni di euro (circa 50 milioni in più rispetto al programma precedente, per un aumento di oltre il 60%).
I dettagli completi del modello di distribuzione di solidarietà saranno disponibili a tempo debito.
Il prossimo meeting del Comitato Esecutivo UEFA si terrà a Montreux (Svizzera) il 16 dicembre 2021, data in cui si terrà anche il sorteggio della UEFA Nations League 2022/23.