Da Brescia agli Stati Uniti passando per Londra, per poi sistemarsi a due passi dal Duomo per seguire “sul campo” il discorso del nuovo stadio di Milano. È questo il percorso della carriera di Silvia Prandelli, ai vertici per il mercato europeo dello studio di architettura Populous, a cui fa capo il progetto La Cattedrale per il nuovo stadio di Milano.
Intervistata da Forbes, Prandelli sottolinea lo stato di attesa che lo studio sta vivendo, al pari dei tifosi e di tutti gli stakeholder: «Bisogna essere molto pazienti. Purtroppo dovremo aspettare il dopo elezioni per una risposta risolutiva. I club sono fermamente intenzionati a promuovere la struttura, che tra l’altro vuole essere un luogo sostenibile per la Milano del futuro».
Popoulus non è ovviamente soltanto il nuovo San Siro: anche il nuovo Wembley, così come l’Emirates o il Tottenham Hotspurs Stadium sono figli dello studio americano. Ma Popoulus non è neanche soltanto calcio, e ha in cantiere altri progetti nel nostro Paese. Sui quali c’è ancora segretezza assoluta: «Al momento non possiamo svelarli. Dovremmo però poterne parlare intorno alla metà di ottobre. Riguardano Milano, ma anche altre aree del nord e centro Italia».
«Con l’Italia, comunque, c’era già un discorso avviato: penso anzitutto all’Oval Lingotto di Torino. Le nostre operazioni non si limitano alla realizzazione di stadi. Promuoviamo l’intrattenimento a 360 gradi, occupandoci del contenente e del contenuto» conclude Prandelli.