E’ tutto pronto per la prima fase del cosiddetto switch-off, il percorso a tappe che porterà tutte le emittenti nazionali a trasmettere nel nuovo standard del digitale terrestre DVB-T2.
Il cosiddetto digitale di seconda generazione renderà inutilizzabile un numero elevato di televisori e decoder, ma i suoi passaggi più drastici avranno luogo soltanto l’anno prossimo e per il momento i cittadini che dovranno sostituire il proprio apparecchio sono una minoranza.
Dal 20 ottobre infatti molti canali cambieranno modalità di trasmissione: passeranno dalla codifica MPEG-2 alla più sofisticata MPEG-4, che i prodotti più obsoleti non saranno in grado di trasformare in immagini televisive.
In particolare – spiega il sito DDay –, la Rai spegnerà 9 canali diffusi attualmente in MPEG2 a favore della codifica MPEG4; nella medesima data Mediaset farà la stessa cosa per 6 dei suoi canali. Questo vuol dire che tutti i possessori di TV non HD inizieranno a vedere lo schermo nero.
La scadenza è stata spostata di qualche giorno rispetto al 15 ottobre inizialmente previsto e indicato anche dalla nuova roadmap, probabilmente per poter gestire un passaggio a metà della settimana e non a ridosso del weekend (il 15 ottobre è venerdì, il 20 mercoledì).
Digitale canali spenti – Le reti Rai
Il 20 ottobre quindi Rai, che sta facendo molta comunicazione in tal senso sui propri canali, passerà a MPEG4 tutti i propri canali tranne i tre principali e Rai News 24. Dal 20 ottobre i canali Rai diffusi solo in MPEG4 che non avranno più la versione MPEG2, saranno i seguenti:
- Rai 4 (LCN 21)
- Rai 5 (LCN 23)
- Rai Movie (LCN 24)
- Rai Premium (LCN 25)
- Rai Gulp (LCN 42)
- Rai Yoyo (LCN 43)
- Rai Storia (LCN 54)
- Rai Sport+ HD (LCN 57)
- Rai Scuola (LCN 146)
Digitale canali spenti – Le reti Mediaset
I canali più quotati restano dunque ancora in MPEG 2 e migreranno probabilmente nei primi mesi del 2022, ma il “pacchetto” Rai che inaugura lo switch-off è certamente corposo. Non solo Rai. Sono stati definiti anche i canali Mediaset che saranno diffusi solo in MPEG4. Si tratta di:
- TGCom24 (LCN 51)
- Italia 2 (LCN 66)
- Boing Plus (LCN 45)
- Radio 105 (LCN 157)
- R101 TV (LCN 167)
- Virgin Radio TV (LCN 257)
Un pacchetto, quello di Mediaset, più “morbido” che, in osservanza alle esigenze di raggiungere la massima audience pubblicitaria, soprattutto per il periodo natalizio, lascia ancora in MPEG 2 molti canali, tra cui 20, La 5, Iris e Cartoonito, oltre ovviamente ai tre principali.
Le date che porteranno ad MPEG4 anche i canali più importanti non sono ancora fissate: molto dipenderà dai risultati di vendita di TV e decoder di questi mesi. Peraltro, il buon successo del Bonus TV Rottamazione e una certa vivacità del mercato TV, dovuto anche alla Serie A totalmente in streaming su Dazn, fanno sperare bene.
Digitale canali spenti – La7 e Sky
Nel frattempo, nessuna comunicazione da parte delle altre emittenti commerciali: sia La7 che Sky (per quello che riguarda i canali free su digitale terrestre) sono ancora ai box sul fronte della migrazione dei canali digitali alla codifica MPEG4. Probabilmente le altre emittenti attenderanno di capire l’impatto che registreranno Rai e Mediaset sugli ascolti, monitorando l’andamento delle vendite dei TV e dei decoder.