Con le elezioni comunali che si avvicinano sempre di più – il primo turno in programma il 3-4 ottobre –, la telenovela che riguarda il nuovo stadio di San Siro ha sempre più le ore contate.

Seppure con strategie di comunicazione diverse – spiega La Gazzetta dello Sport –, da mesi sia Milan che Inter lasciano filtrare la loro febbrile attesa: il nuovo stadio è considerato uno snodo decisivo per il futuro, da lì passa la crescita globale dei due brand. Impossibile, quindi, aspettare ancora.

L’augurio comune è che la nuova amministrazione, qualunque essa sia, possa prendere in mano il dossier in fretta e che non ci siano nuovi stop di natura politica: aspettare la scadenza elettorale è stato per Inter e Milan quasi fisiologico, ma prolungare ancora sarebbe considerato un grave errore.

Una volta depositata l’integrazione dello studio di fattibilità e il piano economico del masterplan, i club attendono il sì della giunta per fare partire il progetto esecutivo. Poi si passerà alla scelta tra la Cattedrale di Populous e gli Anelli di Manica-Sportium: l’obiettivo è sempre il trasloco nel 2024.

In passato sul fronte interista c’erano state incomprensioni con l’attuale giunta milanese, ma ormai da tempo nerazzurri e rossoneri marciano uniti pure nel rapporto istituzionale: con Sala il dialogo continua positivamente anche perché entrambi i club ribadiscono l’importanza globale del progetto per lo sviluppo dell’intera città.

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