L’editoriale Gedi – società controllata da Exor, la holding della famiglia Agnelli-Elkann che detiene anche la maggioranza della Juventus – ha chiuso il primo semestre con una perdita netta consolidata ridotta a 11 milioni di euro.
Gedi – scrive Il Sole 24 Ore – ha fatto registrare 248 milioni di ricavi, un milione di euro in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, nel quale si era concretizzato il passaggio del controllo dalla Cir dei figli di Carlo De Benedetti proprio a Exor.
Nel primo semestre 2020 la perdita netta aveva toccato i -120,5 milioni, il grosso a causa di svalutazioni di testate (per 101,6 milioni). Secondo la semestrale di Exor, che detiene l’89,62% di Gedi, il gruppo editore di La Repubblica, La Stampa, Secolo XIX, Espresso e altre testate, ha visto diminuire i ricavi da diffusione da 126 a 111 milioni, mentre quelli da pubblicità sono aumentati da 102 a 115 milioni.
L’utile operativo lordo è 7 milioni, rispetto a -12 milioni nel 2020, quello rettificato è -6 milioni rispetto a -20. Nel semestre il patrimonio netto è diminuito di 14 milioni a 213 milioni, i debiti finanziari netti sono aumentati di 10 milioni a 116 milioni. Gedi si attende un miglioramento dei risultati per le nuove iniziative digitali.