Stellantis ha immatricolato a settembre 33.330 auto, il 41,6% in meno dello stesso mese del 2020, a fronte di un mercato italiano che ha perso il -34,4%. La quota scende dal 36,5% al 31,7%. Nei nove mesi le immatricolazioni del gruppo sono state 445.957, in crescita del 20,1% sull’analogo periodo del 2020 e la quota è al 38,3% a fronte del 38,4%.
“L’affondo di settembre è allarmante e dimostra come siamo ancora lontani dai volumi pre-pandemia; ad agitare le acque, in questi mesi, concorrono l’intermittenza degli incentivi e i problemi connessi alla carenza dei semiconduttori nelle supply chain di tutto il mondo”. Così Adolfo De Stefani Cosentino, Presidente di Federauto, la Federazione dei concessionari auto, commenta i dati nazionali sulle immatricolazioni di settembre.
“Ma navigare a vista, senza un chiaro piano strutturale di medio-lungo periodo per sostenere gli acquisti di veicoli a impatto zero e a basse emissioni di CO2, ci espone a notevoli rischi. Serve adottare una politica diversa per raggiungere gli ambiziosi obiettivi nazionali ed europei e non quella suggerita dalle misure emergenziali” conclude De Stefani.