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(Foto: Andrea Staccioli / Insidefoto)

“Ascolti gonfiati”, con quasi 8 milioni di spettatori “fantasma”. L’accusa nei confronti di Dazn arriva dal Fatto Quotidiano, dopo una analisi sui dati degli ascolti legati alle gare di Serie A.

Spettatori che esistono per Dazn, che li calcola con Nielsen, ma non per l’Auditel,  con una media del 50% in più per ogni giornata. Un problema che riguarda, spiega il Fatto Quotidiano, in particolare gli ascolti sulla

tradizionale tv, con quelli comunicati da Dazn sono clamorosamente diversi, e più alti, di quelli di Auditel.

Per Juventus-Milan, Dazn ha contato 1,6 milioni di spettatori tv, ma per Auditel erano solo 1,1. Per Lazio-Roma, si passa da 1,2 milioni ad appena 765mila. Domenica, per Atalanta-Milan, si va sa 1,2 milioni a 800mila spettatori. Una discrepanza media del 50%, con il record alla seconda giornata: Fiorentina-Torino, addirittura +118%.

Secondo Dazn, prosegue il quotidiano, si tratta solo di metodologie diverse: loro rilevano le tv connesse e poi moltiplicano per un coefficiente di “ospitalità” (le persone che guardano insieme il match). Al contrario, Auditel si basa su un campione di 16mila famiglie rappresentativo del Paese.

La battaglia quindi prosegue, anche perché dagli ascolti dipende anche una fetta corposa dei ricavi da diritti tv del campionato. E sul tema ora anche Agcom ha chiesto un intervento e Upa (l’associazione dei pubblicitari) ha proposto linee guide unitarie.

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