Il piano della Fifa di organizzare una Coppa del Mondo ogni due anni è stato accolto negativamente da uno dei principali sponsor dell’organo di governo del calcio mondiale, Adidas. Le riserve espresse dall’amministratore delegato del brand di abbigliamento sportivo, Kasper Rørsted, seguono pesanti critiche alla proposta da parte di club e calciatori in Europa.
«Non penso molto a un Mondiale di calcio che si tiene ogni due anni. C’è un Europeo qui, c’è una Copa America in America Latina. Bisogna lasciare spazio anche ad altre cose», ha raccontato Rørsted al quotidiano svizzero Neue Zürcher Zeitung.
«Sono un appassionato di calcio… ma penso che sia importante che non solo il calcio venga trasmesso in televisione ma anche il biathlon, lo sci, il tennis o la pallamano. Se spingi pesantemente solo su un prodotto, non va bene per nessuno di questi», ha aggiunto.
Durante l’intervista, il ceo ha avuto modo anche di dire la sua sul progetto di una Superlega europea: «Finanziariamente la Superlega sarebbe stata molto attraente per noi. A lungo termine, comunque, crediamo che l’amore per lo sport fin dall’infanzia nasca dalla sua accessibilità, ed è qualcosa di tangibile».
«E’ importante per noi che i bambini possano andare allo stadio a vedere le loro stelle preferite, non spesso, ma sempre ora e più avanti. Le competizioni non possono essere eventi elitari da guardare solamente in televisione», ha concluso Rørsted.
Un’opinione sicuramente interessante quella del ceo di Adidas sulle due questioni. Il marchio tedesco, infatti, è uno dei sei partner commerciali della Fifa e ha un rapporto con l’organo di governo del calcio mondiale che risale a più di 50 anni fa. Adidas fornisce il pallone per la Coppa del Mondo dal 1970.
Inoltre, la società è strettamente legata al Bayern Monaco, dato che ne detiene una quota del 9%. Il club bavarese è stato uno di quelli che da subito si è dichiarato contrario al torneo separatista.