I cofondatori della piattaforma di crowdfunding britannica Tifosy, Gianluca Vialli (ex calciatore di Juventus, Sampdoria e Chelsea) e Fausto Zanetton (specialista nei settori media, tech e sport in Goldman Sachs e Morgan Stanley) hanno lanciato nei giorni scorsi la Spac Iconic Sports Acquisition. Lo riporta il sito BeBeez.
La Spac – Special Purpose Acquisition Company – è una particolare società della categoria “veicoli societari d’investimento” il cui scopo è quello di portare a termine inizialmente delle acquisizioni e poi investire in maniera profittevole nel medio periodo.
Nel dettaglio, la Spac di Vialli e Zanetton mira a «identificare, acquisire e accelerare business nel settore sportivo o in comparti adiacenti, come dati, analisi, media e tecnologia». Con sede alle Isole Cayman, Iconic Sports Acquisition punta a raccogliere 250 milioni di dollari (215 milioni di euro circa) all’atto della quotazione a Wall Street, offrendo 25 milioni di unità al prezzo di 10 dollari l’una.
Ogni unità include un’azione ordinaria e la metà di un warrant, esercitabile al prezzo di 11,50 dollari. Includendo i 6,25 milioni di azioni di Classe B già detenuti dagli sponsor, la Spac dovrebbe quindi avere un valore di mercato di 313 milioni di dollari (270 milioni di euro circa).
Oltre a Tifosy, tra i promotori di Iconic Sports Acquisition rientrano Jimmy Dinan (comproprietario dei Milwaukee Bucks, oltre che presidente e proprietario di York Capital), Edward Eisler (proprietario di Eisler Capital, un hedge fund con sede a Londra) e Alexander Knaster (finanziere ebreo russo fondatore di Pamplona Capital).
Il trio Knaster-Vialli-Zanetton aveva già fatto parlare di sé per il tentato acquisto della Sampdoria insieme a James Gerard Dinan (il fondatore di York Capital), nell’agosto 2019, ma la trattativa non era andata a buon fine. Sempre Vialli, Dinan e Knaster avevano trattato anche per il Parma Calcio nel dicembre 2019, poi ceduto all’americano Kyle Krause.
Inoltre, nel gennaio scorso Tifosy era stata coinvolta dal private equity BC Partners come advisor nelle trattative con l’azionista di controllo dell’Inter, Suning. BC Partners aveva tuttavia valutato la società nerazzurra meno dei 900-950 milioni di euro richiesti da Suning e così l’offerta era stata rigettata.