È partita la corsa per finanziare il fondo da 7 miliardi di euro studiato dalla UEFA per contrastare gli effetti economici della pandemia. Come riporta il Financial Times, tra le realtà fortemente interessate a partecipare vi sono anche la banca d’affari Goldman Sachs, la banca d’investimento australiana Macquarie e il fondo di private equity americano Apollo Management.
Un altro finanziatore che ha cercato di far parte del fondo è stato UniCredit, ma fonti vicine alla banca hanno riferito che non è riuscita a essere inserita nella short list della UEFA. Anche Citi era stata accostata all’operazione, ma non è chiaro se il gruppo americano abbia presentato un’offerta in tempo utile.
L’obiettivo della UEFA è quello di raccogliere 2 miliardi di euro iniziali, portando la quota a 6-7 miliardi successivamente. Il denaro sarà quindi distribuito alle squadre che partecipano alle competizioni della federazione europea. Fonti del FT riportano che il finanziamento sarebbe “molto economico” per i club, con tassi di interesse previsti al 2%.
Altre fonti coinvolte nei colloqui riportano che l’intenzione della Uefa è quella di rendere i fondi disponibili al maggior numero possibile di società. L’operazione, in ogni caso, è una prova ulteriore di come le leghe sportive stiano facendo sempre più affidamento a gruppi finanziari, piuttosto che sulle proprie entrate come era accaduto nei decenni precedenti.