I club che hanno lanciato il progetto di una Superlega europea accuseranno gli organi di governo dello sport di infrangere le regole di concorrenza dell’Unione europea, nel tentativo di smantellare un “monopolio” che – secondo la loro tesi – blocca la creazione di competizioni rivali.
Lo riporta il Financial Times, spiegando che Real Madrid, Barcellona e Juventus (i cosiddetti club ribelli) stanno intraprendendo azioni legali contro UEFA e FIFA nel tentativo di riorganizzare radicalmente la gestione del mondo del calcio.
Un’eventuale vittoria potrebbe consentire loro di avere un maggiore controllo sulle finanze delle competizioni in cui giocano. Secondo i documenti del tribunale visti dal Financial Times, A22, una società con sede in Spagna che rappresenta i club della Superlega, chiederà alla Corte di giustizia dell’Ue di giudicare se la UEFA possa continuare a fungere da regolatore in grado di sanzionare i club, ma anche da partecipante, traendo profitto dall’organizzazione di tornei come la Champions League.
Secondo gli atti del tribunale, la Superlega accusa UEFA e FIFA di abusare della loro posizione dominante. «Contrariamente ad altri mercati delle competizioni sportive, UEFA e FIFA mantengono e difendono strenuamente una posizione monopolistica nel calcio europeo che va contro la legge sulla concorrenza, nonostante gli sforzi di altri operatori per accedere al mercato», recita il documento.
Da parte sua, la UEFA ha ricevuto sostegno politico dai governi europei – compreso quello italiano, che si è esposto nella serata di venerdì –, 16 dei quali hanno deciso di costituirsi nel giudizio della Corte di Giustizia dell’Ue.
È improbabile che la pronuncia pregiudiziale della Corte di giustizia risolva la controversia, ma gli atti depositati dalla Superlega hanno affermato che l’obiettivo principale del procedimento legale era determinare se UEFA e FIFA stessero agendo in linea con le regole della concorrenza e se potevano «escludere legittimamente la concorrenza in un mercato che rappresenta l’1% del PIL dell’Ue».
Tra gli argomenti di A22 c’è anche quello secondo il quale la UEFA struttura le sue competizioni a beneficio dei club di grandi paesi e delle squadre «sostenute dallo stato». Non è chiaro però come la Superlega affronterebbe questo problema.
Un portavoce della UEFA ha affermato che il duplice ruolo degli organi di governo dello sport è stato avallato e riconosciuto dalle istituzioni europee. Questa combinazione di ruoli aiuta ad «assicurare lo sviluppo positivo equo, coerente e olistico dello sport europeo».
«Le sfide a questo modello attualmente perseguite da alcune squadre di calcio d’élite e dai loro finanziatori sono egoistiche e disperate. Sono un pericolo per il calcio europeo e per l’intero ecosistema sportivo europeo», ha concluso il portavoce.