C’è il nodo bilancio dietro le dimissioni di Cosimo Sibilia dal ruolo di presidente della Lega Nazionale Dilettanti. Dimissioni arrivate nella giormata di oggi, con una nota ufficiale della stessa Lega. L’addio di Sibilia costituisce “la giusta conclusione di un percorso che mi ha visto privilegiare sempre dignità, correttezza, responsabilità e soprattutto onestà”, ha spiegato l’ormai ex presidente.
Qual è stato il motivo che ha portato al passo indietro il 62enne dirigente avellinese? Domani infatti sarebbe andato in scena un Consiglio direttivo chiamato, tra gli altri temi, ad approvare il bilancio: ma il fronte dei contrari a Sibilia sarebbe cresciuto negli ultimi mesi, tanto che domani sarebbe arrivato un voto di bocciatura verso il bilancio stesso.
“Rassegno le mie irrevocabili dimissioni alla vigilia di un appuntamento che dovrebbe apparire ‘formale’ ma che, per volontà di terzi, potrebbe avere rilevanza diversa: una buona parte del Consiglio direttivo del 28 ottobre non avrebbe voluto approvare il bilancio. La sola ipotesi che tale vergogna potesse accadere mi impone di farmi da parte, favorendo le condizioni perché un ‘atto dovuto’ non sia barattato col mercato delle aspirazioni carrieriste”, ha spiegato Sibilia.
“Un Bilancio che, come ho potuto evidenziare nella Relazione illustrativa, può, senza tema di smentite, definirsi ‘straordinario’ perché tale è stato l’ultimo anno che abbiamo vissuto -ho sottolineato Sibilia-. Un Bilancio, tuttavia, che nonostante le grandissime difficoltà economiche derivanti dalla mancata attività a livello territoriale, si chiude con una perdita di gran lunga inferiore a quella preventivata ed interamente assorbita grazie ai risparmi realizzati negli anni precedenti. Perdita che, nel documento programmatico, era stata approvata all’unanimità dal Consiglio Direttivo, organo deliberante che, coerentemente con il voto precedente, dovrebbe non solo approvare il consuntivo ma esprimere apprezzamento per essere stato ridotto, rispetto alla previsione, il deficit di oltre 700mila euro”, ha concluso.
In particolare, la bocciatura sarebbe stata spinta dai coordinatori regionali, con Sibilia messo in minoranza. Le regioni del Nord tuttavia erano rimaste vicino al presidente, ma, una volta intuita la posizione scricchiolante, in diverse si sarebbero sfilate
La bocciatura del bilancio, infatti, avrebbe potuto anche portare alla decisione, da parte della Figc, di commissariare la Lega Dilettanti. E per questo Sibilia ha preferito fare un passo indietro.
Il nome per il futuro della LND, tuttavia, è un ritorno al passato: circola infatti con insistenza il nome di Giancarlo Abete, ex presidente della Figc dal 2007 al 2014. Anche se, secondo alcune ricostruzioni, potrebbe non essere candidabile per il limite dei tre mandati già superati.