Il tema stadio si è riacceso con prepotenza a Milano dopo la conferma di Giuseppe Sala come sindaco del capoluogo lombardo. Secondo quanto riportato da Repubblica, ieri parallelamente all’incontro di Palazzo Marino, i dirigenti di Oaktree, il fondo che sta investendo nell’Inter, si sono fatti un giro a San Siro.
Come noto, nel mese di maggio Oaktree aveva garantito 275 milioni di euro all’Inter sotto forma di finanziamento attraverso Great Horizon, la controllata di Suning tramite cui il gruppo cinese possiede la maggioranza del club nerazzurro con il 68,55% delle azioni: quote che utilizzate come pegno per il prestito, con Suning che avrà tre anni per ripagarlo.
La struttura dell’operazione ha visto quindi Great Horizon ricevere i 275 milioni di finanziamento, con la cifra da versare poi all’Inter: liquidità che si è resa necessaria al club nerazzurro per saldare le pendenze relative alla stagione 2020/21 e garantirsi anche margine per l’avvio del 2021/22.
L’utilizzo delle quote dell’Inter come pegno per il finanziamento significa che, nel caso in cui in questi tre anni Suning non rispettasse i parametri o non riuscisse a ripagare l’intera cifra del prestito (insieme agli interessi), Oaktree acquisirebbe la maggioranza del club nerazzurro diventandone proprietario.
Da qui l’inevitabile interesse da parte del fondo californiano per un progetto – quello della costruzione del nuovo stadio milanese e della riqualificazione dell’intera zona – che una volta approvato farebbe inevitabilmente aumentare il valore della società e potrebbe riportare in auge discussioni sulla cessione del club.
Un tema fondamentale per il futuro, ma che ancora attende di vedere risolti i punti più controversi. Tra gli aspetti tecnici da discutere, oltre alle volumetrie, c’è l’impatto che l’intero restyling avrebbe sul quartiere: in termini economici, soprattutto, per la realizzazione delle opere pubbliche connesse e per la riqualificazione delle case popolari.
Il progetto – valore 1,2 miliardi – genererebbe 50 milioni di oneri di urbanizzazione, in aggiunta ai quali il Comune vuole chiedere ai club un contributo ulteriore. Un esborso che deve trovare, però, un punto di equilibrio con la richiesta di maggior sostenibilità.