Nations League EURO 2028

Il presidente della Juventus Andrea Agnelli è intervenuto in conferenza stampa al termine dell’assemblea degli azionisti del club bianconero, che ha approvato il bilancio 2020/21, chiuso con un rosso di 209,9 milioni di euro.

Rispondendo alle domande dei cronisti presenti, Agnelli ha esordito parlando di competitività sportiva: «Siamo la Juventus, per noi competitività sportiva vuol dire vincere ogni competizione alla quale partecipiamo. Se puliamo i risultati dal Covid abbiamo un fatturato sano, sui 450 milioni, ed è quello che serve per competere».

Nonostante le problematiche portate dal Covid, per Agnelli questo non è stato il periodo più complicato della sua gestione: «Il più difficile credo sia stato quando sono arrivato nel maggio 2010 dove c’era da ricostruire una cultura aziendale. Abbiamo aumentato il livello di professionisti sportivi con Under 23 e femminile. Il piano di espansione era organizzato in modo che ci aspettassimo dei risultati di un certo tipo all’inizio, per avere benefici nel lungo periodo, ma il Covid ci ha dato un colpo importante».

Tornando sul tema governance e parlando di Superlega, Agnelli ha risposto a proposito di una prospettiva di Champions post 2024 con una governance che dia più potere decisionale ai club: «Avevamo portato a termine un buon lavoro che dava una buona impalcatura di gestione dei diritti commerciali. Sarebbe per l’ECA un buon risultato, anche se non pienamente soddisfacente per l’industria».

Parlando dei modelli sportivi, il presidente bianconero ha spiegato che «non abbiamo bisogno di tutele, ma di un ambiente sostenibile entro il quale operare. La Nations League è una competizione straordinaria, perché ha posizionato le Nazionali in contesti omogenei tra loro dato che le squadre sono in competizione allo stesso livello. Auspico un modello simile tra i club, ma l’importante è che si arrivi a un livello sostenibile. Se c’è un così alto livello di insoddisfazione c’è anche necessità di intervenire».

A proposito di Superlega, anche una battuta sulla pronuncia della Corte di Giustizia dell’Ue: «I giudizi della Corte arrivano normalmente nell’arco di 12/18 mesi, più verso i 15/18 mesi questa volta, auspicabilmente si potrà riprendere una forma di dialogo che porti all’individuazione di un sistema più sostenibile».

Scopri TIMVISION Calcio e Sport: Serie A e Champions League in un unico abbonamento a 19,99 €/mese. Clicca qui, compila il form e ricevi maggiori informazioni

PrecedenteSerie A, ecco debiti e patrimonio dei top club
SuccessivoAgnelli: «FPF? Nessun problema nel 22/23. Nel 23/24 vedremo»