Gli azionisti del Siviglia – club che milita nella Liga spagnola – hanno bloccato i piani del fondo statunitense 777 Partners di estromettere il suo consiglio di amministrazione, mentre si intensifica la lotta per il controllo della società.
Il fondo 777 Partners aveva cercato di rimuovere il presidente Jose Castro e tutti i membri del consiglio di amministrazione, ma non è riuscito a ottenere il supporto necessario durante l’assemblea degli azionisti, quando a un alleato chiave – Josè Maria del Nido – non è stato consentito di esprimere il proprio voto.
In gioco c’è il piano del fondo di iniettare 200 milioni di euro per la costruzione di un nuovo stadio per il club andaluso, nel tentativo di legare più strettamente la società a una rete di investimenti sportivi che include anche il Genoa.
Come sottolinea Bloomberg, 777 Partners ha affermato che il suo obiettivo è triplicare i ricavi da marketing e merchandising del Siviglia in cinque anni. Ma il fondo con sede a Miami ha incontrato la resistenza di Castro, che inizialmente lo aveva sostenuto al suo ingresso nel club nel 2018, con una quota del 6%.
Ora, al contrario di quanto fatto in precedenza, Castro sta conducendo una campagna contro un più ampio coinvolgimento di 777 Partners, sostenendo la mancanza di legami affettivi con Siviglia.
Il presidente ha dichiarato durante l’incontro che tutti gli azionisti aventi diritto di voto erano stati autorizzati a prendere parte all’assemblea. Le azioni di Del Nido sono state però escluse dal voto sull’espulsione di tutti i membri del cda a causa di limitazioni presenti nelle regole, che non gli consentono di decidere in merito, ha detto un portavoce del club.
Andres Blazquez, partner operativo del fondo 777 Partners, ha invece sottolineato che il fondo è rimasto sorpreso dalla decisione di non far votare Del Nido, affermando che questa scelta è sembrata andare contro una precedente decisione di un Tribunale che concedeva invece a Del Nido la possibilità di esprimere il proprio voto.