Il consiglio di fabbrica del gruppo automobilistico tedesco Volkswagen, impegnata nel mondo del calcio in quanto proprietaria del Wolfsburg e azionista del Bayern Monaco tramite Audi, ha sfiduciato l’amministratore delegato Herbert Diess. È quanto riferisce il quotidiano Handelsblatt, aggiungendo che la decisione è la prima mossa per rimuovere il dirigente dall’incarico assunto nel 2018.
La decisione va a peggiore il conflitto interno all’azienda, scoppiato quando Diess aveva annunciato a sorpresa il taglio di 30mila posti di lavoro nel gruppo. Figura chiave in questo processo è Daniela Cavallo, presidente del consiglio di fabbrica di Volkswagen: per Cavallo, la decisione dell’amministratore delegato di rifiutare l’incontro da lei proposto sul tema «mostra che il dottor Diess continua a non avere alcun interesse a una cooperazione costruttiva».
Chi è Daniela Cavallo: la carriera
Ma chi è Daniela Cavallo? Nata a Wolfsburg nel 1975, la manager è figlia di un immigrato di Reggio Calabria arrivato in Germania negli anni settanta del secolo scorso per lavorare alla Volkswagen. Cavallo è poi entrata nella casa automobilistica nel 1994 con un contratto di formazione, proseguendo però a studiare economia aziendale.
Una volta assunta a tempo pieno, ha intrapreso sin da subito il percorso sindacale diventando membro del consiglio di fabbrica di Volkswagen 2002 e membro del consiglio di fabbrica generale di gruppo dal 2013.
La sfida che Cavallo si era prefissata era quella di guidare Volkswagen e i suoi lavoratori nell’epoca della propulsione elettrica, un’era industriale che secondo i più avrà bisogno di minore personale rispetto a quella del motore termico e quindi molto probabilmente imporrà alle aziende grossi tagli di posti di lavoro. Ora dall’alto del suo ruolo giunge a porre fine alla gestione di Herbert Diess, proprio in seguito a una vicenda legata al tema dei lavoratori.