Il presidente del Pisa, Giuseppe Corrado, ha rilasciato un’intervista a La Gazzetta dello Sport, per raccontare il grande inizio della squadra toscana, che attualmente occupa la prima posizione nel campionato di Serie B. Ma per Corrado, il calcio è cambiato molto negli ultimi anni.
«Il calcio non è più quello dell’imprenditore locale che per soddisfare il proprio ego metteva soldi nella squadra. Il calcio è un’attività industriale. Il calcio fattura 3 miliardi di euro a fronte di quasi 5 di debiti. Le gestioni e le vecchie abitudini sono rimaste. Pensate a tanti d.s. esperti di calcio applicati alla gestione dell’azienda: dovrebbe essere il contrario, manager laureati con esperienza nel calcio. E si pensa ancora che una vittoria sia la panacea di tutti i mali», ha esordito.
E invece, «l’Inter dopo il Triplete s’è ritrovato con enormi problemi. Come il Milan, o Sensi e Cragnotti. Alla vittoria devi arrivare attraverso un piano industriale. Con le idee trovi i soldi, ma con i soldi non compri le idee».
Per quanto riguarda invece il progetto Pisa, «a dicembre 2016 abbiamo preso il club per circa 10 milioni, poi in 4 anni abbiamo fatto investimenti per altri 5. Siamo retrocessi e risaliti, dato valore al club e azzerato i debiti. Per questo è venuto a cercarci un investitore come Alex Knaster, che ha preso il 75% del vecchio socio Enzo Ricci per quasi 22 milioni».
Tra le richieste a Knaster, quella «di accelerare per il centro sportivo :a inizio 2022 partono i lavori, in un anno sarà pronto. Ha chiesto che fossimo ancora noi della famiglia a gestire il club: siamo 11esimi come monte stipendi e abbiamo comprato Lucca, Cohen, Tourè e altri ragazzi, con gli ammortamenti ci costano solo 2 milioni l’anno».
E a proposito di Lucca, Corrado prova a fissare il prezzo per uno dei talenti emergenti più interessanti del campionato cadetto: «Lo voleva anche il Sassuolo. La richiesta del Palermo era di 3 milioni, noi ne offrivamo 2. Knaster ha detto: “Se il giocatore è forte,2 o 3 non cambia. Cosa ha il Sassuolo più di noi? La Serie A: facciamo capire a Lucca che con lui ci possiamo arrivare”. E abbiamo chiuso: il Sassuolo si è ritirato e con i bonus abbiamo soddisfatto il Palermo. Quanto vale ore? Non lo so, ma se facciamo 20 milioni Knaster si è già ripagato l’investimento. Non abbiamo ancora un progetto su di lui, di sicuro genera valore all’impresa e le opportunità si creano attraverso le prestazioni. L’importante è mantenere equilibrio».
Sull’obiettivo Serie A per il Pisa, Corrado dice: «Per non è cambiato niente. Vogliamo crescere e migliorare, l’inizio ci ha detto che l’obiettivo è raggiungibile: l’importante è arrivarci con le basi solide e un progetto sportivo serio. Quello costruito con D’Angelosi abbina perfettamente alla nostra idea».
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