Alla delibera da parte della giunta dell’interesse pubblico per il progetto del nuovo stadio a San Siro «ci stiamo lavorando, penso che se non è domani, sarà venerdì prossimo». Lo ha detto il sindaco di Milano a margine della deposizione delle corone al Sacrario di Sant’Ambrogio, in occasione della Giornata delle Forze Armate.
«Credo che a questo punto, per come è stata formulata la cosa, noi non abbiamo più grandi incertezze. Credo che vada spiegata bene, anche alla cittadinanza e a tutto il mondo della politica. Credo che da come siamo partiti due anni fa, abbiamo fatto dei grandi passi avanti e, a mio giudizio, il fatto di essere riuscito a riportare le squadre al rispetto dell’indice volumetrico del Pgt è una cosa molto positiva», ha aggiunto Sala.
«Non parlerei di successo perché è chiaro che non è un confronto tra chi è più forte, ma è il compendiare gli interessi delle squadre con le regole dell’amministrazione», ha proseguito ancora il primo cittadino milanese.
Il sindaco considera «molto buono l’accordo fatto e quindi non ho incertezza, però va spiegato bene ai cittadini cosa sarà di San Siro, dell’area, quanto verde rimarrà». Che le proprietà delle squadre nel 2027 potrebbero non essere le stesse, «è un problema che riguarda il calcio moderno e tutti i grandi club. Il punto dirimente è l’ambizione espressa da Milan e Inter di essere ancora parte del top europeo e, da questo punto di vista, la loro considerazione è che lo stadio è indispensabile».
«Io sono arrivato alla conclusione, dopo tante riflessioni, che per loro lo stadio è il tema, anche molto più del resto degli sviluppi e se non glielo permettessimo a San Siro certamente andrebbero da un’altra parte, per loro lo stadio è prioritario», ha concluso Sala.