Nessuna comunicazione ufficiale, ma DAZN e TIM avrebbero avviato i contatti per rinegoziare i termini dell’accordo sul calcio che è già costato parecchio alla compagnia telefonica. Lo riporta Il Sole 24 Ore.
A fine ottobre Telecom ha rivisto al ribasso la guidance per l’esercizio in corso, con gli abbonamenti che erano meno della metà del budget di 1,4 milioni. Con 700mila abbonamenti i 29,90 euro al mese dell’offerta-base al netto dell’Iva sarebbero circa 200 milioni all’anno, coperta corta rispetto solo al minimo garantito a DAZN di 340 milioni.
Poi sarebbero da considerare i costi di it, le spese per la campagna pubblicitaria, gli incentivi alla forza vendita. Secondo stime necessariamente grossolane, l’avventura del calcio rischia insomma di costare qualche centinaio di milioni di Ebitda a Telecom.
Inoltre, spiega ancora Il Sole 24 Ore, non è un mistero che TIM sia insoddisfatta della bontà del servizio che si è impegnata a rivendere, dai problemi di qualità d’immagine a quelli di distribuzione all’origine, senza dimenticare il caos creato con la questione della doppia utenza con un abbonamento.
L’idea di combattere la pirateria con questa opzione si è rivelata controproducente e DAZN ha dovuto fare marcia indietro, ancora prima di adottare la modifica. Ci sarebbe perciò più di un motivo per Telecom di ridiscutere del valore del prodotto acquistato. Resta però da capire lo spazio di manovra per rinegoziare il contratto.
Con la politica dei minimi garantiti Telecom si era già trovata a discutere con Sky, alla quale erano stati riconosciuti 200 milioni all’anno per distribuire i suoi contenuti via Internet. L’accordo poi è stato risolto con una transazione.