Quello di ottobre si è rivelato il peggior mese di sempre in termini di volumi per il mercato automobilistico europeo a causa della crisi dei chip. Lo scrive MF-Milano Finanza, spiegando che lo scorso mese le immatricolazioni di automobili in Europa hanno mostrato un’ulteriore contrazione, segnando il quarto mese consecutivo di calo a causa della crisi dei semiconduttori.
In particolare, secondo i dati diffusi oggi da Acea, l’Associazione europea dei costruttori di auto, nell’Unione europea, nei Paesi Efta e in Gran Bretagna sono state immatricolate 798.693 auto, -29,3% rispetto alle 1.129.211 di ottobre 2020.
Nella sola Unione europea la flessione a ottobre è stata del 30,3% a 665.001 unità, il risultato più debole in termini di volumi per il mese di ottobre dall’inizio della serie storica, ha sottolineato Acea, con la maggior parte dei paesi europei che ha registrato cali a doppia cifra, compresi i quattro mercati principali: Italia (-35,7%), Germania (-34,9%), Francia (-30,7%) e Spagna (-20,5%).
C’è però un aspetto interessante da sottolineare. Il gruppo Stellantis ha performato pressoché in linea con il mercato, registrando una flessione del 31,6% (+3,2% nei primi dieci mesi dell’anno), ma nel giorno in cui la Juventus vola a Wolfsburg per il match di UEFA Champions League, la società controllata in parte da Exor (holding della famiglia Agnelli-Elkann) ha sorpassato la tedesca Volkswagen come numero di auto vendute nella sola Unione europea.
A ottobre, infatti, le vendite di Volkswagen sono diminuite del 44% a 134.103 unità pari a una quota di mercato del 20,2%, mentre Stellantis ha venduto 147.808 veicoli (-33%) per una quota di mercato del 22,2% (23,1% nel 2020).
Il gruppo tedesco rimane, invece, primo gruppo sui 10 mesi con una quota del 25,6% rispetto al 22,1% di Stellantis. In terza posizione Renault con una quota di mercato a ottobre dell’11,5% a fronte di un calo delle immatricolazioni del 31,7% a 76.705 unità. In controtendenza Hyundai che ha chiuso il mese con un aumento delle vendite del 3,7% a 70.984 unità e una quota di mercato passata dal 7,2% al 10,7%.ù