La Premier League ha venduto i diritti televisivi per la trasmissione delle gare di campionato negli Stati Uniti alla NBC di Comcast per circa 2,7 miliardi di dollari (2,38 miliardi di euro) in sei anni, quasi triplicando il valore del suo contratto esistente con l’emittente e rafforzando il suo dominio sui campionati europei rivali.
Per fare un confronto e per capire la portata del nuovo accordo, basti pensare che la cifra per ogni stagione che il campionato inglese riceverà dagli USA (oltre 390 milioni di euro) sarà quasi il doppio rispetto al totale incassato dalla Serie A per i diritti esteri nel complesso, circa 200 milioni di euro.
Come riportato dal Financial Times, la Premier League ha fatto sapere nella giornata di ieri che proseguirà la sua partnership con la NBC, che ha acquistato i diritti di tutte le 380 partite per ogni stagione tra il 2022 e il 2028.
L’accordo mostra la continua capacità della Premier League di fare crescere i ricavi delle trasmissioni, un gradito impulso ai suoi 20 club che stanno cercando di riprendersi dagli effetti dell’emergenza Coronavirus. La cifra indica anche un crescente appeal della Premier League negli Stati Uniti, dove il calcio tradizionalmente ha lottato per competere in un mercato dominato da football americano, basket e baseball.
I maggiori ricavi per le trasmissioni negli Stati Uniti saranno dunque uno sviluppo positivo per la lega dopo il rinnovo dei suoi diritti nazionali lo scorso maggio. Premier ha venduto i diritti del Regno Unito ai partner esistenti Sky, BT e Amazon per 5 miliardi di sterline (quasi 6 miliardi di euro), senza alcun cambiamento rispetto all’accordo precedente, poiché ha optato per la stabilità in mezzo alla pandemia.