Il presidente del Barcellona, Joan Laporta, ha presentato il referendum per via telematica che si terrà sul finanziamento di Espai Barça, il grande progetto di riqualificazione che comprende anche il restyling dello storico Camp Nou, casa del club blaugrana.
Il referendum è stato convocato per domenica 19 dicembre, e vi prenderanno parte 110.159 soci dei 142.038 che il club vanta attualmente, i quali potranno votare da qualsiasi parte del mondo.
Le votazioni si svolgeranno dalle nove del mattino alle nove di sera e si potrà votare dal sito del club e da qualsiasi dispositivo (cellulare, computer o tablet). Il Barça allestirà uno spazio al Camp Nou per tutti quei soci che hanno difficoltà a votare online o non hanno un dispositivo per farlo.
La domanda che verrà posta ai soci sarà la seguente: «Ratificate la decisione dell’Assemblea dei Comitati di autorizzare il Consiglio di Amministrazione a compiere gli atti necessari per ottenere il finanziamento per il progetto Espai Barça per un importo non superiore a 1.500 milioni di euro?».
La decisione di indire un referendum è arrivata dopo che il costo di Espai Barça è passato dai 600 milioni di euro che i soci hanno accettato con un referendum nel 2014 ai 1.500 milioni stimati dall’attuale consiglio di amministrazione. I costi sono così distribuiti:
- Camp Nou – 900 milioni
- Palau Blaugrana – 420 milioni,
- Estadi Johan Cruyff – 20 milioni,
- urbanizzazione dei dintorni – 60 milioni
- Campus – 100 milioni
Secondo le previsioni il Camp Nou dovrebbe essere completato entro la fine del 2025, il nuovo Palau, con una capacità di oltre 15.000 spettatori, nel 2026 e gli edifici commerciali e la riqualificazione esterna dovrebbero vedere la luce nel 2027.
A proposito di referendum, dell’utilizzo di questo strumento si è parlato anche in relazione al nuovo stadio di Milano, che Inter e Milan vogliono realizzare nell’area di San Siro. Si tratta ovviamente di una comunanza di strumento, anche se la domanda in questo caso non riguarderebbe il finanziamento.
Il referendum, nel caso delle due società milanesi, riguarderebbe il futuro dello stadio Giuseppe Meazza, che nel progetto dei club è destinato alla demolizione – se non per alcune parti della struttura – mentre per alcune parti politiche andrebbe mantenuto.