Draghi Cts
Mario Draghi (Photo Pool Stefano Carofei Insidefoto)

Si va verso un nuovo schiaffo da parte del Governo al mondo del calcio italiano.

Secondo quanto appreso da Calcio e Finanza, infatti, sono stati bocciati praticamente in toto gli emendamenti a favore del mondo dello sport, e in particolare al mondo del calcio, che erano stati presentati tra i ben 913 emendamenti al decreto legge sul fisco.

In particolare, i tre emendamenti prevedevano di sospendere i termini dei versamenti previdenziali, IVA e legati alle imposte sui redditi che le società avrebbero dovuto pagare tra l’1 ottobre 2021 e il 31 dicembre 2021: alle società veniva concessa la possibilità di versare le quote relative in 12 rate mensili a partire dal 31 gennaio 2022, con un impatto complessivo pari a 480 milioni di euro.

Il “contentino” sui pagamenti INPS

Tuttavia, come appreso da Calcio e Finanza, nel documento finale che passerà in Senato è previsto soltanto lo spostamento di un mese di pagamenti previdenziali (legati al periodo cioè tra l’1 e il 31 dicembre 2021): le società potranno pagare questo mese di contributi in 9 rate mensili a partire dal 31 marzo 2022.

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Classe 1990, giornalista.

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