Mentre la Juventus è nell’occhio del ciclone per le vicende giudiziarie legate a bilanci e plusvalenze, EXOR, holding della famiglia Agnelli-Elkann che è azionista di maggioranza dei bianconeri, della Ferrari e di Stellantis, cresce e guarda al futuro. Sono infatti nove i miliardi di euro che la società potrà mettere sul mercato nel prossimo anno, come spiegato dal numero uno della società John Elkann nei giorni scorsi durante l’Investor Day.
“Siamo in contatto costante con Covea per poter firmare entro fine anno la vendita di PartnerRe. Vorremmo usare queste risorse per un buyback per remunerare i nostri azionisti per 500 milioni di euro, ridurre il debito da 4,5 miliardi a 4 miliardi”, ha detto Elkann, spiegando che quindi resteranno “9 miliardi di euro da investire nelle società che già abbiamo per farle crescere e in altre aziende”. I settori a cui guarda Exor sono in particolare “sanità, lusso e tecnologia, quest’ultimo sia come settore, sia come tema, perché esiste una trasversalità della tecnologia in tutti i settori”. Ad ogni modo, ha concluso Elkann, “rimaniamo aperti ad altri settori e altre geografie, quando possiamo costruire grandi società, con grandi persone”.
Chi gestirà questa ingente quota da investire sul mercato? Sono cinque i massimi dirigenti di EXOR che avranno il compito di scegliere dove e come saranno utilizzati i 9 miliardi di euro di cui sopra: si va dal CFO Enrico Vellano alla managing director Suzanne Heywood, passando per l’uomo da un miliardo di plusvalenze Matteo Scolari fino ai manager Noam Ohana e Nikhil Srinivasan.
Il team di EXOR che gestirà 9 miliardi, chi è Enrico Vellano
La macchina operativa di EXOR, manager torinese classe 1967, è Enrico Vellano, il Chief Financial Officer (CFO) della holding. Iniziata la carriera professionale nel 1992 nella società di revisione di bilancio e consulenza Arthur Andersen, è entrato nel 1997 in IFIL (la holding della famiglia Agnelli poi diventata EXOR dopo la fusione con IFI nel 2009), arrivando a ricoprire la carica di Chief Financial Officer nel 2006. Vellano inoltre è nel Consiglio di Amministrazione di diverse altre società della galassia Agnelli-Elkann, ma è uscito da quello della Juventus lo scorso ottobre, venendo sostituito tra i consiglieri non indipendenti da Laurence Siouffi-Debroux.
Il team di EXOR che gestirà 9 miliardi, chi è Suzanne Heywood
Nata a Southampton, Suzanne Heywood (nata Cook) è laureata in Scienze all’Università di Oxford con Dottorato a Cambridge, ma soprattutto ha un’esperienza di vita particolare: da giovane infatti ha trascorso oltre dieci anni (dal 1976 al 1986) navigando per il mondo con la sua famiglia, sulle orme del capitano James Cook lungo il suo terzo giro del mondo, in una goletta chiamata Wavewalker.
A livello professionale, dopo aver iniziato a lavorare per il Tesoro britannico, nel 1997 è entrata in McKinsey & Company, lasciata poi nel 2016 per diventare Managing Director di EXOR. Nel 2018, inoltre, è stata scelta come successore di Sergio Marchionne alla presidenza di CNH Industrial e oggi siede anche nel CdA del settimanale The Economist (controllato da EXOR), oltre a essere stata vicepresidente della Royal Opera House.
Molto inserita nell’establishment inglese, la manager si è sposata nel 1997 con Jeremy Heywood, per anni uno dei massimi responsabili amministrativi di Downing Street (la residenza del primo ministro inglese), lavorando per cinque governi sia laburisti che conservatori, e come segretario privato principale di Tony Blair e Gordon Brown e, in seguito, segretario di gabinetto di David Cameron e Theresa May dal 2012 e capo del servizio civile domestico dal 2014, ruoli che ha mantenuto fino alla sua morte nel 2018.
Il team di EXOR che gestirà 9 miliardi, chi è Matteo Scolari, mister un miliardo di plusvalenze
Torinese, classe 1970, Scolari ha conseguito la laurea in ingegneria presso il Politecnico di Torino, oltre che un MBA presso la Wharton Business School in Pennsylvania. La sua carriera professionale è iniziata nell’area M&A di Goldman Sachs e nel management consulting di McKinsey tra New York, Londra e Milano. Nel 2004 si è unito alla società d’investimenti Eton Park a Londra, lasciata poi in qualità di Senior Member del team equity europeo per unirsi nel 2015 a EXOR, di cui oggi è responsabile degli investimenti azionari.
Lo scorso aprile, Scolari era stato lodato dal presidente di EXOR John Elkann, in una lettera agli azionisti, per aver raggiunto guadagno in conto capitale di 1 miliardo di dollari. «Vorrei felicitarmi con Matteo Scolari e con il suo team che gestisce i fondi azionari di Exor, investendo il capitale di PartnerRe e di Exor, che nel marzo 2021 hanno raggiunto il traguardo di 1 miliardo di dollari di plusvalenze», si legge nella lettera.
Il team di EXOR che gestirà 9 miliardi, chi è Noam Ohana
Noam Ohana è il manager che oggi gestisce gli investimenti in capitale di rischio di EXOR, ma il suo passato è fatto anche di intervento in prima linea durante la Seconda intifada, la rivolta palestinese esplosa a Gerusalemme nel 2000 durata per quattro anni, con il dirigente francese di origini israeliane classe 1978 che volò in Israele per unirsi alla Isreael Defence Forces.
Diventato venture capitalist dopo essersi diplomato all’Istituto di studi politici di Parigi e a Stanford, Ohana ha iniziato la sua carriera nel 2007 alla Atticus Capital, dove gestiva un fondo di fondi, diventando poi co-fondatore di BeaconLight Capital e passando in seguito al fondo Conegliano Ventures. È entrato in EXOR prendendo in mano la gestione di Exor Seeds, l’attività della holding di famiglia Agnelli che realizza investimenti in capitale di rischio e che ha investito negli ultimi anni più di 700 milioni di dollari nel comparto della tecnologia.
Il team di EXOR che gestirà 9 miliardi, chi è Nikhil Srinivasan
Nato a Delhi nel 1968 e naturalizzato cittadino di Singapore, Srinivasan ha studiato a Cambridge e ad Harvard, iniziando la sua carriera a Singapore, passando nel 1999 a Morgan Stanley Asia. Nel 2003 il manager è entrato in Allianz, inizialmente come direttore degli investimenti in Thailandia, diventando poi nel 2011 Chief Investment Officer di tutto il gruppo tedesco, ruolo poi ricoperto anche in Generali.
Nel 2016 Srinivasan è entrato nel board di PartnerRE, diventando poi CIO nel 2018. Ora EXOR punta, dopo aver completato la vendita della società alla francese Covea, a portare il manager all’interno del proprio team.