Real Madrid, Barcellona e Athletic Bilbao hanno diramato un comunicato ufficiale congiunto in risposta alla lettera pubblicata da Javier Tebas come biasimo per “Projecto Sostenible”, la proposta alternativa promossa dalle tre società spagnole per contrastare l’intesa Liga-CVC. I tre club hanno espresso diverse perplessità in merito alla risposta di Tebas affermando: «Ci rammarichiamo che la Presidenza della Liga sia arrivata a un personalismo incompatibile con i principi e i valori del calcio e con le funzioni, le responsabilità e gli obblighi di detta carica».
«Ricordiamo – si legge nella nota – il dovere imprescindibile del presidente della Liga di agire come fedele amministratore di detta associazione. Detto dovere è incompatibile con azioni tra cui (i) la presunta esecuzione del progetto “La Liga Impulso” senza un previo processo competitivo, aperto e trasparente che ne massimizzi le condizioni per tutti, (ii) la disparità di trattamento e accesso alle informazioni su detto progetto concesso a vari membri della Liga e (iii) l’attacco al “Projecto Sostenible” da media propri e correlati, quando si tratta di una proposta alternativa che offre soluzioni legali e ragionevoli per i club e che dovrebbero essere valutate».
Inoltre, le tre società hanno aggiunto che “Projecto Sostenible” non è un approccio concettuale, ma al contrario «applica una struttura di finanziamento comune, solitamente utilizzata da società quotate spagnole, leghe e squadre nordamericane. Far passare che questa proposta non sia praticabile, senza interessarsi ai suoi dettagli è, semplicemente, falsare la realtà».
Real, Barça e Athletic hanno inoltre ricordato i vantaggi del loro progetto rispetto a quello promosso dalla Liga: un piano economico più attraente (della durata di 25 anni e tre volte più competitivo, secondo le società), una proposta «pienamente legale» sul piano giuridico e per quanto riguarda la governance «non conferisce ad alcun soggetto al di fuori del mondo del calcio qualsiasi partecipazione alla gestione e al governo della Liga».
Il documento sottolinea inoltre quelle che – secondo i tre club contrari al progetto CVC – sono le grandi irregolarità della proposta. A cominciare dal fatto che, secondo le società, «dalla prospettiva dei club l’operazione costituisce anche un atto di appropriazione (espropriazione) da parte della Liga dei loro diritti audiovisivi per un periodo di 50 anni». E ancora, «con l’accordo con il fondo, la Liga sarebbe fuori dal quadro giuridico dei suoi poteri, eccedendo i poteri conferiti dalla “Legge dello Sport”».
Il documento, firmato dai presidenti Aitor Elizegi (Athletic Club), Joan Laporta (Barcellona) e Florentino Perez (Real Madrid) si chiude specificando che «qui tendiamo la nostra mano al resto dei club di calcio e agli attori sportivi, essendo “Projecto Sostenible” un’ottima occasione per riconquistare il consenso che tanto necessita l’interesse generale del calcio, dalla legalità, la buona gestione e il buon senso comune».