Caos Coronavirus per il Tottenham, a poco più di 48 ore dalla sfida che metterà la formazione guidata da Antonio Conte di fronte al Rennes. Si tratta di un match decisivo per gli Spurs, che solamente in caso di vittoria saranno sicuri al 100% di proseguire il loro percorso agli spareggi della UEFA Conference League (da disputarsi contro le terze classificate nei gironi di Europa League).
Nel club londinese ci sono otto persone (sei calciatori e due membri dello staff) che sono risultate positive al Coronavirus. Un vero e proprio focolaio, e una notizia tutt’altro che positiva per l’ex tecnico all’Inter, alla vigilia di una serie di partite cruciali per il prosieguo della stagione. Gli Spurs sono reduci da tre successi consecutivi in Premier League grazie ai quali si sono avvicinati al quarto posto e puntavano a un successo sul Rennes per chiudere positivamente questa striscia di partite.
Al momento – ha sottolineato la BBC – la partita è confermata perché, secondo il regolamento UEFA, non ci sono gli estremi per rinviarla. Secondo il regolamento sull’emergenza Covid, un match viene rinviato solamente se i calciatori indisponibili poiché contagiati sono 13 o di più, oppure se non ci dovesse essere a disposizione nemmeno un portiere (sempre considerando i 25 calciatori presenti nella lista UEFA).
Nel caso in cui dovesse mancare il numero di giocatori minimo per la disputa dell’incontro, il Tottenham avrebbe la possibilità di chiedere il rinvio. Tutte le sfide della fase a gironi della competizione andrebbero comunque completate tassativamente entro la fine dell’anno, il 31 dicembre.
Sul tema è chiaro anche il protocollo del governo inglese, secondo cui chi risulta positivo deve osservare 10 giorni di quarantena: Conte, perciò, rischia di avere gli uomini contati per il prossimo filotto di partite, che vedranno gli Spurs opposti a Brighton, Leicester e Liverpool.