Il valore “sulla carta” di una rosa viene considerato come un buon indicatore per giudicare il livello generale di una squadra, e di conseguenza viene spesso utilizzato per pronostici e previsioni su risultati e performance dei club in un torneo. Tuttavia, come sottolinea KPMG Football Benchmark, non sempre questi vengono rispettati, e il caso di questa edizione della Champions League è emblematico.
La società di consulenza ha infatti constato che in ben quattro gironi su otto totali, a passare il turno non sono state le due squadre con il valore della rosa più elevato. In particolare, una classifica finale fedele al valore delle rose è stata rispettata soltanto nel caso del gruppo A, terminato nell’ordine con City, PSG, Lipsia e Club Brugge.

Nel gruppo C, lo Sporting Lisbona, dal valore complessivo di 213 milioni di euro, ha buttato fuori il Borussia Dortmund, che ne vale invece 665 milioni. Nel gruppo E è toccato al Barcellona (711 milioni) essere buttato fuori dal Benfica (299 milioni), mentre nel gruppo F l’Atalanta (440 milioni) è stata eliminata dal Villarreal (390 milioni).
Il gruppo G, che risultava quello più equilibrato come “valori”, ha visto invece il Salisburgo (186 milioni) condannare all’Europa League il Siviglia (437 milioni) e all’eliminazione definitiva dall’Europa il Wolfsburg (301 milioni).