Il dossier DAZN è arrivato anche sul tavolo di Amazon. La strategia della piattaforma streaming di proprietà del magnate Len Blavatnik ha portato il dossier sul tavolo di diverse società dell’intrattenimento e non solo, arrivando fino a quello del colosso guidato da Jeff Bezos, come spiegato da MF – Milanofinanza.
Lo scorso aprile, il co-ceo di Dazn James Rushton aveva spiegato: «Alle giuste condizioni, nei prossimi anni potremmo guardare al mercato dei capitali pubblici o privati». Parole che hanno suscitato l’immediato interesse in particolare da parte delle banche della City, con le ipotesi più diverse: dalla quotazione a Wall Street alla fusione con una spac fino all’ingresso di un investitore strategico. Così il dossier Dazn è arrivato anche sul tavolo di Amazon, che da circa un mese sta ragionando sull’operazione. La formalizzazione dell’interesse non è detto avvenga, ma i ragionamenti in corso sono approfonditi, spiega MF – Milanofinanza.
Sono diversi, infatti, i pro e i contro della tentazione Dazn per Amazon. Ostacoli dal punto di vista economica non ce ne sono, considerando i 90 miliardi di dollari di liquidità del colosso di Seattle. Il tema riguarda soprattutto i profili industriali: Amazon punta evidentemente sullo sport in streaming, come dimostrato dai tanti investimenti nel settore (dalla Premier League nel Regno Unito alla Champions League in Italia, fino al Thursday Night dell’NFL per cui ha speso un miliardo di dollari annui). L’acquisto di Dazn (che intanto prosegue i colloqui per acquistare BT Sport, che in UK trasmette la maggior parte delle partite di Premier League) potrebbe accelerare i tempi dell’operazione di conquista dello sport in streaming in Europa, considerando l’impossibilità di fatto di acquisire in altri modi i diritti televisivi per i top campionati fino al 2024 (la Serie A in Italia) o al 2025 (la Bundesliga in Germania). Tuttavia, restano le difficoltà della monetizzazione con lo streaming, come dimostrato anche in Italia dai problemi tra Dazn e Tim.
Da valutare, così, sono anche le tempistiche dell’eventuale operazione, con Amazon che inoltre potrebbe anche “sganciare” la sua offerta sportiva dalle proposte per i consumatori, evitando rincari per l’abbonamento classico all’e-commerce. Il colosso di Bezos potrebbe così bruciare le tappe, puntando subito su Dazn per consolidare la sua posizione nei mercati dove è già presente, oppure aspettare che la piattaforma streaming faccia crescere ancora il suo portafoglio sportivo, magari con l’aggiudicazione della Liga e l’acquisto di Bt Sport.
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