Quello che sembrava un classico sorteggio per gli ottavi di Champions League, come se ne sono visti una miriade negli anni, si è trasformato nel caos più totale. Una figuraccia storica per l’Uefa, che mai si era trovata a dover rifare per intero un sorteggio, tra le facce attonite dei vari Giorgio Marchetti (segretario generale dell’Uefa), Andrej Arshavin (presente in quanto rappresentante della Russia per la finale che si giocherà a San Pietroburgo) e degli altri protagonisti a Nyon.
Un mezzogiorno davvero di fuoco per l’Uefa, finita nell’occhio del ciclone dei social e non solo, per un disastro che tuttavia non è ancora terminato. La cronistoria della figuraccia:
- Alle 12 inizia il sorteggio: Giorgio Marchetti, segretario generale dell’Uefa, apre le danze.
- Il Benfica primo nome pescato: può affrontare 7 squadre, la sua avversaria è il Real Madrid.
- Dall’urna esce il Villareal: gli spagnoli possono affrontare 5 squadre, tra cui ovviamente non ci sarebbe dovuto essere il Manchester United, che avevano già trovato nella fase a gironi. Eppure Arshavin estrae proprio i Red Devils: momento di silenzio imbarazzato interrotto da Marchetti, che spiega come non sia possibile, quindi “bisogna estrarre un’altra squadra”. Esce così il Manchester City e il sorteggio, tra le risate di Arshavin, prosegue.
- Marchetti estrae l’Atletico Madrid. Ma il sistema riconosce, tra le altre, come potenziali avversaria il Liverpool (già sfidante dei colchoneros nei gironi) e non il Manchester United. Anche Marchetti va in confusione: “L’Atletico non può pescare Liverpool e Manchester United, che è già stato sorteggiato”. I colchoneros tuttavia pescano il Bayern Monaco.
- Nessuno sembra accorgersi del problema. Il sorteggio si conclude: escono Salisburgo-Liverpool, Inter-Ajax, Sporting Lisbona-Juventus, Chelsea-Lille e PSG-Manchester United.
- Concluso il sorteggio, però, in casa Atletico Madrid capiscono l’errore. I colchoneros chiedono spiegazioni all’Uefa, che non risponde, ma emergono le prime indiscrezioni: si va verso la ripetizione del sorteggio.
- Il Real Madrid non ci sta: non è corretto, spiegano i blancos, che si rifaccia tutto considerando che il nome della squadra di Ancelotti è uscito prima del problema con l’urna.
- L’Uefa, ricosciuto l’errore, tira dritto. E alle 13.43 ufficializza con una nota: “A seguito di un problema tecnico con il software di un fornitore di servizi esterno che indica quali squadre possono giocare tra loro, si è verificato un errore materiale nel sorteggio per gli ottavi di UEFA Champions League. Di conseguenza, il sorteggio è stato dichiarato nullo e verrà interamente rifatto alle 15.00”.
- Alle 15.03, così, riparte il sorteggio. Giorgio Marchetti spiega: “Errore commesso dal server messo a disposizione dal service provider. Per questo, ora ogni informazione fornita dal server sarà controllata da una persona. Il sorteggio sarà più lungo ma converrete che questa sia la soluzione migliore”.
- Il sorteggio, stavolta, fila liscio, quantomeno dal punto di vista “strutturale”: chi sorride meno sono Inter e Real Madrid, che passano da un sorteggio rispettivamente contro Ajax e Benfica alle sfide con Liverpool e PSG. Qualcuno sui social sottolinea un nuovo errore (il Villareal che, da sistema, non viene riconosciuto come possibile avversaria del Liverpool), ma in realtà è tutto corretto in quanto altrimenti l’Inter non avrebbe avuto sfidanti (erano rimasti infatti Juventus e Real Madrid).
Finita qui? Non è detto. Perché il Real Madrid, dopo aver protestato ufficiosamente, rimane sul piede di guerra, all’interno di rapporti con l’Uefa già freddi, per non dire glaciali, legati al tema Superlega. Secondo i blancos, ripetere il sorteggio completo e non solo le gare sorteggiate dopo Real Madrid-Benfica rimane un errore grande tanto quanto quello tecnico che ha portato a rifare tutto. E fonti del club parlano di quanto accaduto come “una vergUefa”, un gioco di parole tra “vergogna” e l’Uefa.