Serie A ricorso ASL
(Foto: Francesco Pecoraro/Getty Images)

La Salernitana vive momenti di preoccupazione, nell’attesa che arrivino comunicazioni da parte dei trustee sulle offerte ricevute per la cessione del club campano. Ricordiamo che la società – controllata fino alla scorsa stagione da Claudio Lotito e Marco Mezzaroma – deve essere ceduta entro il 31 dicembre di quest’anno se non vuole incorrere in sanzioni.

Cosa rischia la Salernitana – Le parole di Gravina

Come sottolineava al momento dell’approvazione del trust il presidente della FIGC Gabriele Gravina, «non sono state fatte valutazioni politiche su questo tema. Il mio unico obiettivo è la tutela del calcio italiano. Accettate le richieste per rendere indipendente il trust, adesso entro sei mesi la Salernitana dovrà cambiare proprietà, altrimenti è fuori dalla Serie A».

Dunque, cosa rischia la Salernitana in caso di mancata cessione? Cosa dicono le norme della FIGC sul tema della multiproprietà? Questo aspetto è regolamentato dall’articolo 16 bis delle NOIF (Norme Organizzative Interne) sulle partecipazioni societarie e prevede anche la presenza di una disposizione transitoria aggiunta in un secondo momento, a settembre del 2021, per scongiurare casi come quello attuale nel futuro.

Cosa rischia la Salernitana – Le norme sulla multiproprietà

Questo il testo integrale dell’articolo 16 bis:

  1. Non sono ammesse partecipazioni, gestioni o situazioni di controllo, in via diretta o indiretta, in più società del settore professionistico da parte del medesimo soggetto, del suo coniuge o del suo parente ed affine entro il quarto grado.
  2. Qualora a seguito del passaggio di una società dal settore dilettantistico al settore professionistico si incorra nella situazione vietata dal comma 1, i soggetti interessati devono porvi fine entro e non oltre 5 giorni prima del termine fissato dalle norme federali per il deposito della domanda di ammissione al campionato professionistico di competenza.
  3. L’inosservanza del termine di cui al comma 2 comporta la decadenza della affiliazione della società proveniente dal settore dilettantistico. Il provvedimento di decadenza è adottato entro 3 giorni dalla scadenza del termine di cui al comma 2 dal Consiglio Federale su proposta del Presidente Federale, sentita la Commissione di cui all’art. 20 Bis delle N.O.I.F.

Cosa rischia la Salernitana – La disposizione transitoria

Questo invece il testo della Norma Transitoria approvata a settembre 2021:

Fatti salvi i provvedimenti già adottati dal Consiglio Federale in base alla previgente formulazione dell’art. 16 Bis, i soggetti, che alla data di entrata in vigore della presente disposizione si trovano nella condizione di cui al comma 1, dovranno porvi fine entro e non oltre 5 giorni prima del termine fissato dalle norme federali per il deposito della domanda di ammissione al campionato professionistico di competenza della Stagione Sportiva 2024/2025.

Qualora antecedentemente alla stagione sportiva 2024/2025 si verifichino, nell’ambito della medesima categoria, per due o più società professionistiche, le condizioni vietate dal comma 1, i soggetti interessati dovranno porvi fine entro e non oltre 5 giorni prima del termine fissato dalle norme federali per il deposito della domanda di ammissione al campionato professionistico di competenza.

L’inosservanza del termine comporta la decadenza della affiliazione della società, o delle società, la cui partecipazione societaria è stata acquisita per ultima. Il provvedimento di decadenza è adottato entro 3 giorni dalla scadenza del termine dal Consiglio Federale su proposta del Presidente Federale, sentita la Commissione di cui all’art. 20 Bis delle N.O.I.F.

Dunque, le norme della FIGC – considerando la situazione della Salernitana come caso eccezionale – suggeriscono, in caso di mancata cessione del club entro il 31 dicembre, l’esclusione dalla Serie A (come confermato appunto a inizio stagione dallo stesso Gravina) e la ripartenza dai dilettanti. Il tutto chiaramente senza escludere a priori la possibilità di intervento di nuove deroghe al fine di tutelare la regolarità del campionato.

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