Serie A classifica senza Salernitana
(Foto: Gabriele Maltinti/Getty Images)

La data limite per lo switch off del digitale terrestre – entro la quale i canali dovranno passare alla codifica in MPEG4 – è stata fissata per il primo trimestre del 2022, precisamente per l’8 marzo. Ciò nonostante, il Ministero dello Sviluppo Economico ha accordato la possibilità alle emittenti di ritardare lo spegnimento delle trasmissioni in MPEG2 alla fine dell’anno prossimo, per rendere più morbido l’impatto del passaggio.

Una proroga che consentirà a coloro che decidessero di non cambiare subito il proprio apparecchio non compatibile con la nuova codifica di continuare comunque a vedere le trasmissioni sui canali che non elimineranno la vecchia codifica fino al termine del 2022.

Switch off calcio in chiaro – Le gare tra Rai e Mediaset

La situazione interessa anche gli appassionati di sport, e di calcio in particolare, considerando le partite di varie competizioni che vengono trasmesse in diretta in chiaro. Dalle sfide di Champions League a quelle di Coppa Italia su Mediaset, passando per gli incontri della Nazionale di Mancini sulla Rai, sono tante – e importanti guardando al prossimo futuro – le gare e i tornei che accendono l’interesse degli appassionati.

Dopo il termine dell’8 marzo, infatti, sono in programma alcuni match molto importanti, tra i quali gli spareggi per la qualificazione a Qatar 2022 (Italia impegnata con la Macedonia del Nord, e in caso di passaggio del turno con una tra Turchia e Portogallo), le semifinali di ritorno e la finale di Coppa Italia e la fase a eliminazione diretta della UEFA Champions League, con le sfide di Inter e Juventus agli ottavi e – a fine anno – i Mondiali di calcio.

Switch off calcio in chiaro – Cosa cambia dall’8 marzo

Se da un lato, dunque, il cambio di televisore (per coloro che ne avessero necessità) può essere ritardato dalla proroga, dall’altro va sottolineato anche che per spingere la sostituzione del tv o l’acquisto di un decoder saranno inseriti nelle numerazioni dall’1 al 9 (più il 20) le versioni dei canali generalisti con la nuova codifica, lasciando le posizioni del telecomando dalla 501 in poi a quella vecchia.

Rai1 HD, per esempio, si troverà al numero 1, mentre quello in Sd al 501, il contrario di quanto accade ora, per dare un segnale forte sul cambiamento in atto. In poche parole, questo significa che coloro i quali non riuscissero a vedere le trasmissioni in HD con il loro apparecchio – partite di calcio comprese – potranno comunque continuare a farlo, ma dovranno spostarsi sui canali oltre il 500, prima che le trasmissioni in MPEG2 si spengano definitivamente a fine anno.

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