Si riaccende la speranza per il proprietario della Lazio Claudio Lotito di occupare lo scranno in Senato per il quale combatte da tre anni. Con il via libera della giornata di ieri della Giunta per le elezioni alla relazione dell’azzurro Adriano Paroli, la partita si riapre e il patron biancoceleste potrebbe sedere sul tanto atteso seggio campano al momento occupato da Vincenzo Carbone.
Il documento è passato con 11 voti favorevoli e 9 contrari. Il sostegno è arrivato da Forza Italia (il presidente della Giunta, Maurizio Gasparri, non ha votato), Lega, Autonomie e Fratelli d’Italia. Contro, Partito Democratico, Italia Viva, Movimento 5 Stelle e Misto. Già nel 2018, subito dopo i risultati elettorali, Lotito contestò l’assegnazione per errori di calcolo, sostenendo che quel posto fosse suo.
La parola finale su questa storia ora spetta all’Aula dove la relazione sarà votata per la seconda volta. Il due dicembre scorso infatti l’Assemblea, con un’identica posizione della Giunta a favore di Lotito, ha rinviato l’esame all’organo parlamentare per rettificare i dati elettorali di proclamazione dei seggi. La nuova conta in Aula, che dovrebbe avvenire prima dell’elezione del presidente della Repubblica, non si annuncia tranquilla.
I primi a puntare i piedi sul passaggio di poltrona sono i rappresentanti di Italia Viva che perderebbero un uomo. Ma, fonti parlamentari, assicurano che anche in casa azzurra qualche resistenza c’è verso un personaggio ritenuto piuttosto ingombrante e fuori dagli schemi. Intanto si annunciano lettere all’indirizzo della presidente del Senato Elisabetta Casellati per chiedere di verificare se procedure e regolamenti siano stati rispettati.