Milan marchio forte
(Photo by Paolo Bruno/Getty Images)

L’amministratore delegato del Milan, Ivan Gazidis, ha rilasciato una lunga intervista a Sportweek, settimanale de La Gazzetta dello Sport, all’interno della quale ha toccato diversi temi della propria vita personale oltre che legati al Milan e alle sue precedenti esperienze nel mondo del calcio. Proprio sulle differenze tra l’Arsenal e i rossoneri Gazidis si è soffermato in un passaggio dell’intervista.

«Ogni club ha la sua storia. Il Milan ha tifosi straordinari che mi hanno colpito per competenza e autenticità. Ma i valori di riferimento sono gli stessi che avevamo all’Arsenal. Valori a cui tutti devono far riferimento, tutti quelli che lavorano per il Milan, a partire dai giocatori. Il primo valore è quello dell’unità, che significa coesione d’intenti, ma soprattutto inclusione. Da noi sono tutti benvenuti! E poi c’è uno stile di comportamento che si associa al Milan, direi che si può sintetizzare con la parola eleganza. E la volontà di guardare avanti, anche oltre i confini del calcio, di avere una prospettiva. Ecco: inclusione, eleganza di comportamento e prospettiva dovrebbero ispirare tutto ciò che facciamo», ha spiegato l’AD.

Poi, Gazidis parla delle strategie per il Milan in termini di squadra: «Fin dal primo giorno abbiamo avuto una strategia chiara basata su 4 principi. Primo: il campo come priorità. Velocità, pressing, uno contro uno con le transizioni come momento fondamentale. Non vorrei mai più trovare il Milan come era due anni fa. Vorrei un Milan forte, che faccia emozionare e crei orgoglio in tutti i rossoneri! Secondo: aumentare i ricavi con una nuova organizzazione. Milan è un brand forte che ha oltre 500 milioni di sostenitori nel mondo. Siamo il marchio sportivo italiano più forte in diversi mercati strategici come gli USA e la Cina. E negli ultimi12 mesi abbiamo chiuso contratti con 21 nuovi sponsor. Terzo: un nuovo stadio. È necessario per avere futuro. Quattro: creare le fondamenta per la sostenibilità economica. Abbiamo una proprietà solida, che ci sostiene e crede fortemente in questo progetto, ma il percorso è ancora lungo».

L’AD rossonero parla anche del nuovo stadio di Milano, e dei tentativi fatti di riqualificare il Meazza: «Vi assicuro che abbiamo investito tempo e denaro per ipotizzare la ricostruzione sullo stesso stadio di San Siro. Ma c’erano ostacoli insuperabili e il nuovo edificio sarebbe stato completamente diverso da quello attuale. Io credo molto nel valore della memoria, ma credo che un grande club abbia la responsabilità di lavorare per creare nuovi ricordi memorabili. Dobbiamo pensare alle generazioni future, ai giovani fan di oggi costruendo un nuovo stadio che sia il più bello del mondo».

E a proposito della scelta del progetto vincente, Gazidis aggiunge: «Ci siamo quasi, devono essere definiti i dettagli ma l’annuncio è nell’aria. Sarà uno stadio meraviglioso e rivoluzionario, dentro una grande area verde, di oltre 50 mila metri quadri, che diventerà una delle zone più belle e vivibili di Milano. Sarà rapidamente un simbolo della città».

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