Scelto Marco Lanna come presidente e deciso il nuovo cda, ora la Sampdoria è instradata più che mai verso la cessione. A parlare del club blucerchiato è Gianluca Vidal, il trustee che si occuperà della futura proprietà visto che il club dovrà essere ceduto per ripianare i debiti di Massimo Ferrero.
Nel consiglio non ci sarà più proprio Vidal, che in un’intervista al Secolo XIX spiega il perché: «Essendo molto impegnato sul versante delle manifestazioni di interesse per favorire la cessione della società, ho ritenuto di non sovrapporre il mio ruolo di trustee a quello di consigliere. Non ci sono altri motivi».
A proposito del consiglio, Vidal risponde anche a proposito dei rapporti con Gianluca Vialli: «Ecco, su questo posso giurare che non c’entra nulla con Vialli e con quello che sento dire. Io non escludo nulla, sia chiaro, le manifestazioni di interesse possono arrivare da chiunque, basta che abbia i soldi tracciabili, la trasparenza e sia una persona perbene e con un progetto serio per il club. Perché uno dei requisiti è certamente dare continuità e gloria a una società così importante come la Sampdoria. Vialli, a oggi, non l’ho mai sentito né lui né qualcuno di quelli che avevano trattato insieme a lui ai tempi. Ma il mio mestiere è sentire tutti. Quindi non escludo nulla».
A proposito delle cifre per la vendita, il trustee non si sbilancia: «Non sono in grado di dirlo, andrebbe a ledere la tematica relativa alle trattative già in essere. C’è il valore di mercato detratti i debiti. Poi quando una casa va all’asta a 100 euro può essere venduta a 120 ma anche a 80. Sto parlando in astratto, non c’è alcun riferimento alle cifre».
Per il club si parla di cinque manifestazioni d’interesse: «Sì ma con dei distinguo. Con tre di queste abbiamo scambiato la documentazione e stiamo vedendo le carte, con le altre due stiamo ancora annusandoci, siamo a una fase precedente. Fino a ieri ho fatto l’ultima call con un gruppo estero. Quindi le cose si muovono, non siamo fermi. L’auspicio è una controparte corretta, con un patrimonio tracciabile e che garantisca floridità alla società. A queste condizioni si potrebbe chiudere in uno, due, tre, quattro mesi».
Infine, ultima risposta sul rischio revocatoria dei creditori di Ferrero se la Samp fosse ceduta a una cifra inferiore al valore ritenuto congruo dai creditori stessi. «Non vedo questo problema, onestamente. Tutto si svolgerà in trasparenza. Il valore lo fa il mercato e ci affidiamo a valutatori di livello internazionale. È ovvio che nel momento in cui ci fosse una manifestazione di interesse concreta si concederebbe un periodo di esclusiva come era successo con gli americani di Vialli e si tratta. Il prezzo lo definisce il mercato, il processo sarà trasparente, i valori stabiliti da advisor internazionali. Sarà tutto alla luce del sole».